Peperoncino friariello napoletano PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

E’ un peperone con frutti di forma cilindro-conica, affusolati, con presenza di una costolatura longitudinale e con l’estremità appuntita, si consuma di colore verde (frutto immaturo). Appartiene alla famiglia delle Solanacee genere Capsicum, pianta erbacea annuale, con fusto eretto e ramificazioni dicotomiche più o meno numerose; le foglie sono alterne, il colore verde più o meno intense, lisce e glabre, di forma cordata. I fiori, bianchi, sono solitari e raggruppati. Il frutto è una bacca di dimensioni commerciali variabili tra i 6-10 cm di lunghezza e di larghezza (tra i 2.5 e 3,0 mm) di sapore dolce e aroma intenso.

L’epoca di coltivazione varia da aprile a fine ottobre: in questo arco di tempo è possibile effettuare più cicli di coltivazione alternativi. E’ praticata anche la coltura in serra che ne consente l’anticipazione temporale della raccolta. Il sesto d’impianto è di 1 m tra le file e 0,5 m sulla fila, con un numero di piante ad ettaro di circa 20.000. In alcuni casi la coltivazione è realizzata anche con l’ausilio di pali di sostegno e fili. La raccolta, in pien’area, si effettua da luglio fino all’autunno inoltrato. Prelibato per il sapore dolce e l’aroma intenso, famoso e molto utilizzato per essere mangiato fritto in padella con olio e aglio con e senza pomodorino, da cui ho origine il nome locale “friariello”.

La raccolta viene effettuata e mano, i frutti vengo sistemati per la vendita diretta in cassette di legno e/o di plastica. Il peperone è stato introdotto in Europa da Cristoforo Colombo che lo portò dalle Americhe col suo secondo viaggio, nel 1493. A seguito dell’opera di selezione da parte degli agricoltori probabilmente furono selezionati peperoni privi di piccantezza, da cui si è originato l’ecotipo “friariello Napoletano” questo peperoncino si coltiva già dal dopoguerra nelle aree agricole della provincia di Napoli e nel nocerino-sarnese.

Territorio di produzione

aree agricole della provincia di Napoli, agro nocerino sarnese (SA)

Patata di Trevico PAT Campania

La coltivazione della patata a Trevico è testimoniata da documentazione storica, infatti tali documenti evidenziano che le patate erano coltivate già nel 1810. Infatti l’allora segretario generale della Società Agraria, l’agronomo dr. Cassitto, nel suo discorso inaugurale per l’incarico ricevuto, sottolineò che nel comune di Trevico aveva introdotto qualche anno prima la coltivazione delle patate…

Continua a leggere

Primosale stagionato di Cuffiano PAT Campania

Formaggio prodotto con latte intero di vacca di animali allevati nell’area di produzione, di razza bruna o pezzata rossa. La forma è a parallelepipedo, alta 8 cm, larga 12 e lunga 25 cm; la crosta, piuttosto sottile, è di colore paglierino intenso, con evidente impronta delle fuscelle, di peso 1,2 – 1,5 Kg; consistenza della…

Continua a leggere

Malaca PAT Campania

La malaca è una bevanda idroalcolica ottenuta partendo da uve locali a bacca bianca, del tipo “Agostinella” ma anche Malvasia di Candia e Moscato di Baselice raccolte a maturità molto avanzata, lasciando fermentare il mosto previa concentrazione di una parte di quest’ultimo; la gradazione alcolica è normalmente compresa fra i 22 ed i 26 gradi…

Continua a leggere

Diventa anche tu ViVi Greeners Conosci il Peperoncino friariello napoletano prodotto Campano?
Aiutaci nel nostro progetto, se hai curiosità, immagini o vuoi aggiungere una descrizione del prodotto.
SCRIVICI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *