Fungo porcino del Vulcano di Roccamorfina PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Il Fungo porcino del Vulcano di Roccamorfina è un prodotto del territorio dei comuni del Parco Regionale di Roccamonfina, in provincia di Caserta, ed in particolare dell’area di Monte La Frascara, dove questo particolare fungo cresce nei caldi boschi di latifoglie: il territorio è, infatti, composto da rigogliosi boschi di castagno, che offrono, nei mesi primaverili ed autunnali, un habitat molto favorevole per la crescita di questo autentico e genuino porcino, caratterizzato da un gusto particolare ed esclusivo, dovuto anche alla natura vulcanica del terreno.

Il porcino di Roccamorfina è caratterizzato da cappella di colore marrone scuro variabile a seconda delle specie del sottobosco e del bosco di raccolta, mentre il gambo è di colore marrone chiaro. Ha polpa bianca e soda ed il suo sapore è delicato ma intenso, a tal punto da permettere di riconoscervi tutti i profumi del sottobosco. è presente in diverse pezzature, che variano a seconda dello stadio di sviluppo e raggiungono un massimo di 30 centimetri.

Questo fungo matura da fine primavera ad ottobre e per la raccolta esistono procedure atte a salvaguardare la qualità della specie: è, infatti, vietato l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione. Dopo la fase di raccolta i porcini di Roccamorfina devono essere riposti e trasportati in contenitori idonei a consentire la diffusione delle spore come, ad esempio, i cesti di vimini. I porcini di Roccamorfina vengono venduti tradizionalmente freschi, essiccati o sott’olio, a seconda dell’uso che se ne farà.

Il porcino fresco, dopo la pulizia con uno spazzolino, si presta ad essere utilizzato come condimento per vari piatti locali o come contorno. Essiccato, al sole o con appositi essiccatoi, viene conservato in barattoli ermetici o sacchetti, in modo tale che conservi il suo sapore gradevole ed il colore bianco, e viene sfruttato per la preparazione di diverse ricette. I porcini sott’olio, subiscono una preparazione più lunga: vengono, infatti, lavati a mano per eliminare impurità ed eventuali residui presenti e poi tagliati o lasciati interi, cotti con aceto, acqua e sale, e, successivamente, conservati in vasetti con aggiunta di olio.

Territorio di produzione

comuni del Parco Regionale di Roccamonfina, in provincia di Caserta

Zeppola padulese PAT Campania

Nella tradizione padulese le zeppole erano un alimento correlato alle festività natalizie, tant’é che I’espressione ricorrente era “E zeppule e Natale/ a Natale facimue’ zeppule/e zeppule c’e magnamo a Natale”. Nelle famiglie numerose di cento annifa e fino al secondo dopoguerra, mentre le donne impastavano la farina nella fazzatora e le friggevano, gli altri familiari…
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Puccellato dolce PAT Campania

Dalla trasformazione fonetica e gastronomica del “buccellato”, l’antico pane che in epoca tardo romana veniva dato ai militari, la cui etimologia deriva da “buccello”, boccone, è nato il puccellato, una specialità pasquale le cui origini sono talmente antiche da perdersi nella memoria della gente del comune dove è stato inventato, Fragneto l’Abate, in provincia di…
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Pomodorino giallo PAT Campania

Pianta a sviluppo indeterminato molto vigorosa, tollerante alle principali malattie del pomodoro, la bacca tondeggiante leggermente schiacciarta ai poli, il colore esterno è giallo aranciato, la polpa di colore rosa salmone.

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