Pecorino ai bronzi PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO

Prodotto tra marzo e settembre il Pecorino ai bronzi è un formaggio a pasta dura e grassa ottenuto da latte di pecora. La forma è cilindrica a facce piane; la pasta è compatta di colore giallo paglierino, con leggere occhiature. Il sapore va da leggermente salato a salato. Peso 700 -800 g.

METODO DI PRODUZIONE

Il Pecorino ai bronzi si ottiene dalla lavorazione a crudo del latte ovino derivante da due mungiture: il latte munto la sera, refrigerato a 4°C, viene mescolato con il latte munto la mattina, destinato subito alla lavorazione. La coagulazione avviene con caglio liquido inserito a 38°C, con tempo di presa di 30 minuti.
La cagliata, sottoposta a rottura con dimensioni del coagulo a chicco di riso, viene mantenuta sotto siero per 10 minuti e successivamente posta nelle fuscelle di legno o plastica. La salatura, previa rapida pressatura e rivoltamenti delle forme, avviene a secco a temperatura ambiente: il sale viene cosparso su ogni piano della forma e lasciato per 24 ore. Al termine della salatura si efettua un primo lavaggio con acqua, seguito da una fase di asciugatura per 7-15 giorni a temperatura ambiente e un secondo lavaggio con acqua, olio e aceto. Per 30 giorni il Pecorino ai bronzi viene conservato nelle “madie” di legno, poi lavato, per la terza volta, con olio e aceto e posto a stagionare, secondo una precisa disposizione delle forme di formaggi, a taglio e non piatte, in contenitori tronco-conici di legno detti “bronzi”, ricoperti con tovaglie di cotone o lino per 45 giorni a temperatura ambiente.

CENNI STORICI

Variante originale del Pecorino di Picinisco per la fase di stagionatura, in quanto prodotta in una zona più umida rispetto a quella del territorio della Valle di Comino. Si può ipotizzare che proprio per salvaguardare il formaggio dall’eccessiva umidità ambientale si sia fatto ricorso alla stagionatura, prima in una madia di legno per circa un mese, poi per un periodo di circa un mese e mezzo, nei “bronzi”, contenitori di legno tronco-conici.

Territorio di Produzione

Frosinone

Cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta (puntarelle) PAT Lazio

Questo ecotipo locale viene tradizionalmente coltivato nei comprensori orticoli dei comuni di Formia, Fondi e Gaeta da lungo tempo. Già gli antichi romani apprezzavano la sua bontà. A Roma furono Plinio e Galeno a lodare la pianta: Galeno la diceva soprattutto “amica del fegato” e Plinio le attribuiva preziose virtù rinfrescanti. Sia Columella che Plinio,…

Continua a leggere

Ciambella di Morolo PAT Lazio

Formaggio vaccino affumicato a pasta filata semicotta e molle, con la tipica forma a ciambella, prodotto con latte crudo vaccino. La pasta interna è di colore giallo chiaro o paglierino a seconda della durata della stagionatura; la struttura è liscia con presenza di qualche occhiatura e il sapore è affumicato e leggermente salato e deciso….

Continua a leggere

Guanciale dei monti Lepini al maiale nero PAT Lazio

Prodotto tradizionalmente nei mesi invernali, il Guanciale dei Monti Lepini al maiale nero si ottiene dalle guance di maiali della razza locale “maiale nero dei Monti Lepini” condite e aromatizzate con pepe, peperoncino, finocchio, timo e rosmarino. Presenta la classica forma triangolare e pezzatura da 0,5 a 1kg. La stagionatura va da 20 a 120…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *