Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
Le fiacà sono focaccine dolci, ottenute con farina di mais, farina bianca, miele e uvetta. Sono caratteristiche di Andorno Micca, in provincia di Biella, e sono prodotte principalmente nel periodo di carnevale. Sono molto gustose e profumate, e costituiscono una gustosa merenda. Si vendono al pezzo e si consumano, in genere, come spuntino durante il giorno. Sono da consumarsi fresche, perché tendono ad indurire, ma in questo caso si possono inzuppare nel latte. L’origine del nome deriva dalla forma, poiché in piemontese “fiacà” significa “ammaccato”. Infatti sono irregolari, e nella fase finale di produzione si “ammaccano” per renderle piatte. La formatura è completamente manuale. In sostanza si tratta di una specie di “pane dolce” a foggia di piccola focaccia, con la caratteristica di essere in parte costituito di farina di mais.
Caratteristiche
- Consistenza: morbida per non più di 2 giorni (dopo si destina a essere inzuppato nel latte caldo), alveolatura fine e irregolare. Superficie lucida e dorata, su cui emerge l’uva passa.
- Odore: gradevole di prodotto da forno, sentore di uvetta e miele.
- Colore: esternamente dorato, internamente di colore giallo molto chiaro del pane dolce.
- Sapore: di pane dolce, forte di miele, retrogusto di uvetta.
- Dimensioni: schiacciatine rotonde irregolari di circa 15 cm di diametro, 2 cm di spessore massimo, peso medio 90 g.
Metodiche di lavorazione
Si ottengono impastando farina di mais macinata fine e farina bianca con poca acqua; si aggiungono poi burro, zucchero, miele, uva sultanina e lievito. Gli ingredienti devono essere ben impastati fino ad ottenere un amalgama omogeneo. Si lascia riposare l’impasto per un’ora, lo si divide in tanti pezzi per formare tante pagnottine che si lasciano nuovamente riposare per un po’ di tempo; successivamente, le pagnottine sono schiacciate con gesto deciso per essere appiattite, fiacà, appunto, e si mettono a lievitare. Dopo la lievitazione che può durare ben più di un’ora, con un dito, si fa il caratteristico buco “cieco”, nel centro della michetta, come un ombelico. Si dispongono sulle placche da forno e si mettono a cuocere in forno. La cottura si fa in normale forno da panettiere a 200 °C per 15 minuti
ZONA DI PRODUZIONE
Le fiacà sono prodotte nel comune di Andorno Micca, in provincia di Biella.
TRADIZIONALITÀ
Le fiacà sono dolci prodotti ad Andorno Micca, da generazioni, nel periodo di Carnevale; ciò è stato oralmente testimoniato da anziani intervistati nella zona di produzione. Sono quindi un dolce di ricorrenza, originale e gustoso, di cui si conserva memoria da lungo tempo.
Bibliografia:
- Tavo Burat, Giorgio Lozia, L’an-ca da fé (la casa del fuoco), Giancarlo De Alessi editore, Biella, 1989
- Sandro Doglio, Le cose buone del Piemonte: dolci, biscotti e golosità, UCCIAA Piemonte, Montiglio (AT), 1995
- Bianca Rosa Gremo Zumaglini, Dalla madia al fuoco del camino, ed. Leone Griffa, Pollone, 1997
- AAVV, I Dolci delle Feste, Touring editore, Milano, 2004
Salsa di prezzemolo PAT Emilia Romagna
Prezzemolo, aglio, tuorlo sodo, mollica di pane, aceto, olio, sale, pepe. Si tritano le foglie di prezzemolo con spicchi d’aglio, si unisce tuorlo d’uovo sodo, mollica di pane intrisa nell’aceto e strizzata, sale, pepe, olio e si amalgama il tutto.
Pan cott o zuppa di pane PAT Emilia Romagna
Pane raffermo condito con soffritto e ragù di carne. Preparare un soffritto con aglio, lardo, prezzemolo e farlo ben rosolare. A parte predisporre un ragù classico di carne. Tagliare a fette del pane casereccio raffermo e in una teglia alternare fette di pane, ragù, soffritto, per più strati. Spolverare ogni strato con abbondante parmigiano reggiano; infornare e…
Cucina classica
INSALATA RUSSA
L’insalata russa è l’antipasto classico che non può proprio mancare sulla tavola delle feste. Si usa anche come contorno e viene solitamente preparata con patate, carote, piselli, cetriolini (alcuni anche uova sode) quindi condita con una morbida maionese fatta in casa. L’insalata russa sembrerebbe essere stata inventata da Lucien Olivier, un cuoco di origine belga, intorno alla seconda…