Fagiolo diecimino PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Fagiolo scritto rampicante

Fagiolo a crescita indeterminata (rampicante) e maturazione scalare. Il baccello si presenta di colore bianco sporco con striature rossastre, piuttosto allungato (6-7 semi all’interno) e di circa 1 cm di diametro. Il seme, di dimensioni medio piccole, ha forma ovale e presenta un colore molto chiaro alla raccolta (quasi bianco) per poi acquisire una colorazione dal marrone chiaro al beige con striature rosso granato. Il seme è farinaceo e consistente, presenta un epicarpo molto sottile che lo rende particolarmente delicato.

Il fagiolo veniva seminato con il mais e utilizzava le operazioni colturali (lavorazioni e fertilizzazione) effettuate per tale coltura. La semina avveniva nel mese di giugno, le irrigazioni venivano effettuate solo di soccorso e la raccolta effettuata manualmente. La produzione, molto elevata, è dipendente dall’andamento stagionale e mediamente intorno ai 60-70 q.li/ha.

Tradizionalità

Il Fagiolo diecimino veniva prodotto nelle aree pianeggianti della Media Valle del Serchio in terreni di medio impasto, fertili dove si producevano cereali (grano e orzo) e mais; effettuata la raccolta precoce del cereale autunno-vernino (primi di giugno) si procedeva alla semina del mais con il quale si consociava il fagiolo. In cucina è stato sempre usato nella preparazione di minestre a base di passati (es. minestra di farro e pasta e fagioli) e nelle tipiche preparazioni “all’uccelletto”. Essendo un fagiolo allo stesso tempo delicato (assenza di “buccia”) e saporito si prestava con successo ad essere utilizzato in diverse preparazioni.

Produzione

Sono rimasti pochissimi appassionati a coltivare ancora questo fagiolo e non risulta possibile stimare la quantità prodotta.

Territorio interessato alla produzione:

Coltivato quasi esclusivamente in Media Valle del Serchio, nella frazione Diecimo del Comune di Borgo a Mozzano

Caciotta della Lunigiana PAT Toscana

Si presenta in pezzature medio-piccole, ha forma tonda irregolare, colore bianco giallastro, sapore leggermente salato e odore intenso. Dopo la mungitura il latte viene messo in un paiolo di rame, scaldato a 30-35°C e fatto cagliare. La cagliata viene rotta con un bastone di legno e scaldata nuovamente a 30-35°C, separata dal siero e sistemata…

Leggi di +

Brutti boni di Prato PAT Toscana

Hanno forma rotondeggiante con diametro di 3-5 cm e consistenza piuttosto dura. Sono di colore bruno, hanno profumo e sapore di mandorle. Gli ingredienti impiegati nella preparazione dei “brutti boni” sono: mandorle tritate, zucchero, uova, farina. Dopo aver impastato gli ingredienti si formano delle palline di amalgama che vengono disposte in teglie sopra uno strato…

Leggi di +

Pane di Vinca PAT Toscana

Il prodotto deve la sua tradizionalità alla particolare combinazione delle materie prime. La farina di grano tenero e la crusca sono prodotte da un mulino locale con procedure tramandate nel tempo; la lievitazione per 12 ore e la presenza di crusca, conferiscono al prodotto una maggiore fragranza rispetto al pane normale.

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *