Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Prodotto della pasticceria con ripieno di conserva di fichi secchi e mandorle tostate e macinate. Il dolce si ottiene dalla lavorazione delle farine a grano duro e doppio zero con zucchero, vanillina, ammoniaca e strutto.
L’impasto del ripieno è composto da fichi macinati, mandorle tostate e macinate, chiodi di garofano in polvere, zucchero, miele, gocce di cioccolato, sesamo, scorze di agrumi essiccati al sole o al forno e macinati e vino cotto. La trasformazione delle materie prime che entrano nella produzione del dolce avviene da luglio (raccolta ed essiccazione al sole dei fichi), a settembre (vendemmia e preparazione del vino cotto dal mosto), a novembre (preparazione dei canditi dagli agrumi), per arrivare a dicembre per la realizzazione del dolce durante il periodo natalizio. L’impasto di farina viene steso allo spessore di 2-3 mm. La sfoglia viene tagliata in quadrati aventi lato di 10 cm. e su di essi viene posto un cucchiaio dell’impasto di fichi. La sfoglia viene ripiegata su se stessa e sigillata ai lati con le dita. Sopra si praticano le incisioni che porteranno alla forma desiderata. Il dolce viene infornato a 200° per 20 minuti circa.
Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo
regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Le metodiche di lavorazione e produzione
delle “Così di Ficu” sono tramandate per via orale da madre in figlia almeno dalla fine dell’800. Lo testimoniano le donne anziane che ad oggi producono il dolce. Inoltre, il Sindaco di Castellammare del
Golfo dichiara che le metodiche come sopra riassunte sono state praticate in maniera omogenea e secondo le regole tradizionali per un periodo superiore a 25 anni.
Territorio di Produzione: In provincia di Trapani, i comuni di Erice, Valderice, Buseto Palizzolo, Custonaci, San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo.
Acquavite di vino PAT Sicilia
Bevanda ad elevata gradazione alcolica, incolore, non aromatizzata i cui sentori ricordano in modo più o meno marcato i profumi dei vini e delle vinacce d’origine. Varianti al distillato base sono l’acquavite aromatizzata con essenze spontanee tipiche della Sicilia.
Amaretti PAT Sicilia
Gli amaretti siciliani vengono preparati con mandorle tritate, di cui una parte amare, albumi e zucchero. La parte iniziale della lavorazione è eseguita con l’impastatrice, amalgamati tutti gli ingredienti, si prosegue a mano.
Oliva a puddascedda di Buccheri PAT Sicilia
Gli anziani di Buccheri raccontano che la prima oliva da mensa era l’oliva a puddascedda, cioè olive verdi del tipo Nocellara etnea (detta virdisa), raccolta assai presto (seconda metà di settembre), schiacciata e messa in acqua salata. Così viene descritta nel Ricettario dell’osteria u locale dei fratelli Formica, da cui si ricava il giusto modo…