Cipolla di Suasa PAT Marche

Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche

Il bulbo si può presentare abbastanza piccolo, dorato, leggermente allungato oppure, più spesso, si presenta di grandi dimensioni, compatto, con foglie esterne di colore rosso-dorato, di sapore dolce.

Seminata in vivaio, viene trapiantata in file semplici. Giunta a maturazione, la cipolla viene condizionata sul campo con il piegamento delle foglie e successivo schiacciamento sul terreno. Tale tecnica ha lo scopo di bloccare lo sviluppo vegetativo e permettere alle foglie di asciugarsi e acquisire consistenza (sono utilizzate per l’intreccio). Tolta dal terreno a mano o a mezzo vanga, le cipolla viene lasciata per qualche giorno a stagionare al sole. Viene poi posta in casse di plastica o di legno e conservata in locali freschi, aerati e al buio per un periodo variabile fino a qualche mese, in funzione delle necessità del mercato. La cipolla viene conservata e/o venduta in trecce di 30-40 bulbi.

Tradizionalità

Testimonianze locali e documentazione che stabiliscono come la coltivazione della cipolla di Suasa veniva praticata almeno dall’inizio del ‘900 e che agliabitanti del Comune di Castelleone di Suasa ha valso il nome di “cipollari” (da “Castelleone di Suasa – paese verde”).

Territorio di produzione

Provincia di Ancona e di Pesaro-Urbino. Il prodotto è anche diffuso nella Comunità Montana del Catria e Cesano.

Salame lardellato PAT Marche

Salume di forma cilindrica, rivestito di budello naturale dal peso variabile fra 0,5 e 1 Kg. Si presenta compatto, di consistenza dura non elastica, di colore rossastro. Al taglio la fetta risulta compatta con uniforme distribuzione dei cubetti di grasso. Carne suina di tagli pregiati di spalla, rifilatura della lombata e della coscia privata della…

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Carciofo Monteluponese o Scarciofeno PAT Marche

E’ composto da un rizoma fibroso dalle cui gemme si sviluppano fusti ramificati. Il fusto principale presenta alla sommità un capolino, costituito da un ricettacolo e da diverse brattee terminanti con una spina. Alla base del fusto ogni anno si formano nuovi getti detti “carducci” necessari alla riproduzione della carciofaia. I fiori hanno corolla tubulosa,…

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