Casieddo o Casieddu PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Basilicata

Il “casieddo“, denominato anche “casieddu“, è un formaggio grasso realizzato con latte ovino, acquistabile fresco oppure a breve stagionatura.

Casieddo PAT

Caratteristiche

Si tratta di un formaggio che può essere sia a pasta molle che semidura, ha una forma sferico-irregolare e lo si può trovare di diverse dimensioni. Scalzo ha un’altezza che varia dagli 8 cm ai 9 cm ed il suo peso va dai 4 etti ai 5 etti.

Origini

Originario della zona di Moliterno, in provincia di Potenza, questo formaggio si contraddistingue per lo speciale aroma regalatogli dalla “Calamintha Nepeta Sav“, un’erba che influenza decisamente la sua aromaticità.

Caratteristiche

Il casieddo fresco viene:

  • avvolto in foglie di felce, fermate alla pasta del prodotto con steli di ginestra;
  • la stagionatura è di 60 giorni minimo ed alla vista si presenta senza crosta;
  • il prodotto fresco è inoltre caratterizzato da una pasta di colore bianco;
  • se stagionato, il casieddo ha una crosta dalla colorazione grigio-gialla ed una pasta dura color avorio;
  • a volte si possono presentare delle “occhiature” distribuite in modo piuttosto irregolare, però nella maggior parte dei casi non ci sono.

Ingredienti

L’ingrediente primario per la preparazione del Casieddo è il latte ovino.

Proprietà organolettiche

Alla prova assaggio il casieddo regala al palato note aromatiche medio basse, ma molto piacevoli.

Ricette

Vogliamo proporvi una ricetta per la preparazione di un primo piatto sfiziosissimo, ovvero:

  • gli “strascinati con salsiccia e casieddo“.

Ingredienti

Gli ingredienti utilizzati per la preparazione della “pasta” di questo primo piatto, sono:

  • 400 g di farina di grano duro;
  • 1 pizzico di sale;
  • acqua tiepida.

Invece, per quanto riguarda il “condimento” degli strascinati, munitevi di:

  • 100 g di casieddo;
  • 100 g di salsiccia fresca;
  • 50 g di formaggio pecorino grattugiato;
  • 1 mazzetto di prezzemolo;
  • olio extravergine di oliva q.b.;
  • meno di mezzo bicchiere di acqua salata di cottura.

Preparazione

Cominciamo con la preparazione che è semplicissima e facile da seguire, quindi:

  • su una spianatoia versate la farina e fate una fontana al centro;
  • versate l’acqua e aggiungete il sale;
  • impastate fino ad ottenere un impasto compatto e ben elastico;
  • una volta raggiunta la consistenza desiderata, cominciate a creare delle strisce del diametro di un dito.

Da queste strisce, andrete a ricavare dei tocchetti di pasta di circa 1 cm.

Prendeteli uno ad uno e cominciate ad allargarli:

  • con l’aiuto delle dita premete fortemente in cima, facendo una piccola rotazione con le punta delle dita;
  • a questo punto otterrete delle orecchiette piatte e larghe, ovvero gli “strascinati“.

Passiamo alla lavorazione del “condimento“, quindi:

  • pulite dalla pellicina la salsiccia e tagliatela a pezzettini;
  • fatela rosolare con un cucchiaio di olio extra vergine di oliva in una capiente padella;
  • togliete dal fuoco la padella e aggiungete al soffritto il prezzemolo tritato e il casieddu grattugiato.

Nel frattempo, dovrete occuparvi della cottura degli strascinati, quindi:

  • in una pentola con bordi alti, mettete a bollire dell’acqua;
  • una volta raggiunta la temperatura, versate gli strascinati e conscludete la cottura.

Una volta cotta la pasta, versatela direttamente nella padella del soffritto, continuate a mescolare e allungate con il cucchiaio di acqua di cottura.

Per un utlimo tocco di sapore spolverate con i 50 g di pecorino.

Impiattate e fate assaporare gli strascinati con salsiccia e casieddo ai vostri ospiti!

Degustazione

Questa specialità tipica dell’arte casearia della Basilicata si può consumare:

  • fresca;
  • accompagnata da verdure di stagione;
  • con confetture a base di zucca e zenzero.

Delizioso quando viene degustato in compagnia di una buona birra chiara, oppure di vini bianchi fruttati.

Quando il prodotto è stagionato è eccezionale accompagnato con rossi o rosati.

Fonte www.intavoliamo.it

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