Carciofi al gratin PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

Carciofi mollicati, Scarcioffe arraganate, Carciofi “arraganate” all’ostunese.

Una ricetta povera, dove i carciofi sono i protagonisti e dove altri pochi ingredienti ne esaltano il loro sapore. I carciofi vengono gratinati dopo essere stati lessati e ricoperti con pangrattato insaporito con trito di aglio prezzemolo eformaggio grattugiato.

Pulire i carciofi Tagliate il gambo dei carciofi, eliminate le foglie esterne fino ad arrivare alla parte più morbida. Eliminate la parte superiore e riduceteli a spicchi ( eliminate anche i peletti che si trovano al centro) e mettete in una ciotola con acqua e il succo di limone per 30 minuti.

Nel frattempo, preparate il condimento, versando in una scodella il pangrattato, uno spicchio di aglio tritato finemente, una manciata di prezzemolo fresco tritato, il formaggio grattugiato, sale e pepe. Mescolate il tutto con un mestolo o una frusta per insaporire al meglio il condimento. Trascorso il tempo necessario, prendete gli spicchi di carciofi e disponeteli su una teglia foderata di carta forno, cospargete sulla superficie la miscela di aromi appena creata e infine un ulteriore spolverata di pangrattato. A questo punto copriteli interamente con acqua e olio extravergine di oliva a filo.

Accendete i fornelli a fiamma moderata e lasciate cuocere fino a quando l’acqua non si sarà completamente assorbita. Adesso che sono pronti potete infornarli per 5 minuti in modalità grill per fare in modo che si formi una deliziosa crosticina. Serviteli caldi e succulenti.

Storia e Tradizionalità

Nel libro “Puglia dalla terra alla tavola” (AA.VV., 1990, Editore Mario Adda, Bari) è riportata la ricetta dei “Carciofi arraganati”, che viene richiamata come piatto tipico.
Carciofi “arraganate” all’ostunese è una delle 173 ricette contenute nel libro “A tavola con i carciofi” (Suma, 1989) che si riporta di seguito:«Ingredienti: carciofi, pangrattato, formaggio, prezzemolo, aglio, olio extravergine di oliva, sale. Procedimento: allontanare le brattee esterne dei carciofi, quelle più dure, ed eliminare la parte più dura degli steli recuperando la parte più tenera; allargare le brattee rimaste e mettere i carciofi in acqua aggiungendo un po’ di aceto o limone per evitare che diventino scuri
Intanto preparare pangrattato (4 cucchiai per 5 carciofi), formaggio (1 cucchiaio), prezzemolo, aglio, olio e sale, e amalgamare il tutto. Mettere nella pentola aglio, prezzemolo, olio, steli (lunghi 2-4 cm) dei carciofi e sale. Riempire i carciofi con l’insieme di pangrattato, formaggio, prezzemolo, aglio, olio e sale. Mettere nella pentola i carciofi ripieni appoggiandoli sul residuo dello stelo (in piedi). Se fosse necessario, si possono aggiungere dei pezzi di patata per mantenere i carciofi ed evitare che si corichino. Aggiungere acqua fino a raggiungere la metà dell’altezza dei carciofi. Cuocere a fuoco lento. I carciofi saranno cotti quando la forchetta riuscirà ad infilarli. Gratinare al forno.».

Nel ricettario “Cynara”, ricette, notizie e curiosità sul carciofo (1992) pubblicato dal mensile Realtà Nuove di Mola di Bari, come supplemento al n. 46 di aprile, è riportata la ricetta “Carciofi al gratin”.
Questo piatto è riportato anche nel libro “La cucina pugliese in oltre 400 ricette” (Sada, 1994).
I “Carciofi mollicati” sono descritti nel libro “Una vita in cucina” (Consoli, 1989).

Fonte ATLANTE PAT PUGLIA 2022

Nel ricettario Cynara (ricette, notizie e curiosità sul carciofo) pubblicato nel 1992 dal mensile Realtà Nuove di Mola di Bari (a pagine 23), come supplemento al n. 46 di aprile, è riportata la ricetta “Carciofi al gratin”.

Territorio

Intera regione Puglia

Quatarone PAT

Il ‘quatarone’ prende il nome dalla caldaia di rame stagnato che si adopera per cuocerla. È una preparazione a base di carni e frattaglie che abitualmente si prepara con cadenza settimanale, di solito nella serata del giorno di macellazione o nel giorno seguente. La sua base è costituita da ogni tipo di frattaglie, ritagli e…

Leggi di +

Marmellata di arance e limoni PAT

Marmellata di colore giallo arancio. Si utilizzano agrumi appena raccolti, si taglia la parte interna degli agrumi (1Kg. Di frutta e 300 g. di zucchero) e si fanno cuocere con aggiunta di acqua fino a raggiungere la consistenza desiderata, sterilizzazione in bagnomaria per circa 20minuti.

Leggi di +

Anisetta PAT

L’anisetta è un liquore a base di anice verde (Pimpinella anisum) e il suo nome deriva proprio dalla pianta che ne è la principale aromatizzante. In puglia la produzione di questo liquore risale agli inizi del secolo scorso, in particolar modo nel Salento dove erano presenti numerose distillerie. Una di queste era la ditta “Nicola…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *