Boccione minore PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

I crestalle, cristall, cristola, cristàuli, fògghia crassa, fogghie de Santa Marie, sogra, cicurèdda duce, cresta di jàddu, attiallico, spargani (stracci) de la Madonna

Pianta erbacea annua con fusti eretti ramoso-corimbosi, ispidi e spinulosi. Foglie basali a contorno obovato-oblungo con picciolo alato e  margine dentato. La cauline spatolate, progressivamente ridotte e amplessicauli. Infiorescenza in capolini in numero di 2-6.  Fiori ligulati, ermafroditi di colore giallo chiaro. Il frutto è  un achenio striato trasversalmente. Fiorisce in febbraio-luglio e cresce negli incolti, ambienti ruderali, margini di strade, oliveti, vigneti.

Le foglie basali e le cime prima della fioritura vengono utilizzate cotte, preferibilmente miste ad altre verdure, sia come verdura sia in minestroni e ripieni.

Etimologia:

Il nome del genere dal greco “ourà” = becco, coda e “sperma” = seme: per il lungo prolungamento dell’achenio. Il nome della specie da “Picris” un genere botanico e dal greco “eidos” = aspetto: simile a una Picris.

TRADIZIONALITÀ

Un altro modo di consumare le verdure miste è insieme al purè di fave (“fave e fogghie”) dove si abbina il sapore amaro delle verdure con il dolce delle fave. Un proverbio di Manduria recita: “Zzanguni e cristoli a nsalata – cu llu pani fattu a casa – ti fannu passari na bona sirata” (“Grespini e boccioni in insalata – con il pane fatto in casa – ti fanno passare una buona serata).

Vito V. Bianco, nel 1989, ha pubblicato “Specie erbacee della flora infestante pugliese utilizzabili come ortaggi e piante da condimento” (Accademia pugliese delle scienze, 46 (2), 11-27).

Nel quadriportico del Monastero di S. Maria della Consolazione di Martano (LE), dove ha sede una comunità monastica rimasta fedele al programma di vita tracciato da San Benedetto nella sua regola (“ora et labora”), è ospitata una mostra di erbe medicinali raccolte in situ a cura di Fra Domenico Palombi.

Il mensile Realtà Nuove (1995) di Mola di Bari ha pubblicato la guida al riconoscimento e ricette delle piante spontanee “I fogghie de fore”

Territorio

Intera regione Puglia

Ricotta forte PAT

La ricotta forte è di consistenza morbida, cremosa e spalmabile, di colore crema, il sapore è molto piccante e sapido, l’odore molto pungente, penetrante ma gradevole. Dopo qualche mese si separa in superficie uno strato oleoso di colore giallo. Si produce durante tutto l’anno, prevalentemente da ottobre a maggio.

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Soppressata dei Monti Dauni PAT

La soppressata dei Monti Dauni si presenta a forma allungata di lunghezza variabile (esistono differenti pezzature), di colore rosso scuro per la presenza di pepe nero e peperoncino, avvolta da una pellicola naturale. Al taglio, appare invece di colore rosso vivo con striature di grasso proprie del  suino. Può essere commercializzata intera o in trance,…

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Liquore di mirto PAT

Il liquore di mirto, grazie alla cospicua presenza di quest’essenza, è uno dei più rappresentativi della tradizione liquoristica salentina. Originariamente era maggiormente in auge un liquore ottenuto dall’infuso di foglie di mirto, in pratica una soluzione idroalcolica a base di foglie di mirto. Da diversi decenni, complice qualche contaminazione culturale, si è man mano consolidato…

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Pomodori secchi al sole PAT Puglia

Colore rosso più o meno intenso, sapore tipico leggermente acidulo. Il pomodoro fresco dopo il lavaggio, cernita e calibrazione, viene tagliato a mano longitudinalmente, salato e lasciato essiccare al sole fino a un contenuto di umidità del 30-35%. In seguito il prodotto viene bagnato in aceto puro di vino per pochi secondi, poi è asciugato…

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