Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
Le mele sono orientate al consumo fresco e alla trasformazione famigliare. I genotipi – antiche varietà di mela piacentina – recuperati tramite innesto delle cultivar tradizionali piacentine si possono reperire presso alcuni vivaisti locali.
Tradizionalità
Negli annali dell’agricoltura del Regno d’Italia contenete fatti, osservazioni e memorie sopra tutte le parti dell’economia campestre del Cavalier Filippo Re nel 1813, trattando dell’agricoltura del circondario di Piacenza, riporta il nome di diverse varietà di mela, alcune delle quali ancora coltivate.
Referenze bibliografiche
- Zago F., 1909 “La produzione industriale della frutta nel piacentino”, L’Agricoltura piacentina, Piacenza, Anno II, pp. 24-27;
- Donati M. “”Cultivar di melo e pero delle province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia”, Ist. di Coltivazioni Arboree dell’Università Cattolica di Piacenza, Anno Accademico 1982-83;
- CNR – Istituto propaganda specie legnose- Elenco delle cultivar di fruttiferi reperite in Italia, Firenze 1988.
Territorio di produzione
Comuni di pianura e della Val d’Arda: Villanova, Castell’Arquato, Vernasca, Piacenza
Baccalà alla romagnola PAT Emilia Romagna
Tagliare il baccalà, già macerato in acqua, a pezzi, e cuocerli per un’ora in un tegame con molto olio, con cipolla e aglio, finemente tritati, sale e pepe e limone in abbondanza.
Zuccotto di Bismantova PAT
Lo Zucco o Zuccotto di Bismantova (Süch nel dialetto locale) è un prodotto tipico della salumeria artigianale dell’Appennino reggiano. Spesso incrociato con il cinghiale, il maiale domestico dell’Appennino reggiano diede origine a una caratteristica razza suina dalla cute nera: la Reggiana. La sua carne prelibata passò alla storia assieme al detto “andare a Canossa”.