Comune di ALZANO SCRIVIA Alessandria Piemonte

La prima notizia di una località chiamata Alzano risale al 973 D.C. quando il prete Roprando acquistò dal marchese Lamberto la curtis di Acjani. Diversi furono i signori di Alzano, dai Cistercensi di Lucedio, al comune di Tortona (1127) al Vescovo di Tortona Giseprando; dal 1314 al 1447 dominio visconteo, dal 1450 al 1526 dominio Sforzesco, spagnolo dal 1526 al 1568, della famiglia genovese dei Marini dal 1568. Ultimi signori di Alzano furono i Torti. La Rocca Fortificata ubicata nel centro dell’attuale piazza, fu abbattuta nei primi anni del 1800 ed il materiale di risulta fu utilizzato per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale dedicata alla Natività di Maria Vergine.

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Comune di ALTAVILLA MONFERRATO Alessandria Piemonte

Il territorio del comune fu concesso in feudo nel 1026 all’abbazia della Novalesa, dall’imperatore Corrado II e fu fra i paesi che si schierarono nel 1320 con Teodoro I del Monferrato che lo comprese nei suoi domini cingendolo di mura ed edificando un castello. Di questo antico maniero rimangono solo alcuni ruderi, oggi inglobati in un palazzo residenziale edificato in epoca più recente. Il borgo nel 1708 passò sotto il dominio di casa Savoia. Altavilla diede i natali nel 1773 a Luigi Montiglio di Villanova che fu presidente del senato piemontese.

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Cuddriruni PAT Sicilia

Prodotto da forno composto da due strati di pasta e vari tipi di farcitura. Disporre la semola rimacinata di grani antichi siciliani a fontana, sciogliere il lievito con un po’ di acqua tiepida e versare all’interno della fontana, impastare, aggiungendo acqua tiepida salata, fino ad ottenere una pasta compatta ed elastica. Fare lievitare coprendo con un canovaccio ed una coperta di lana, finché l’impasto abbia raddoppiato il suo volume. Stendere metà della pasta in uno strato sottile in modo da coprire il fondo della teglia. Farcire disponendo uno strato di patate tagliate sottili (circa 3 mm) e uno strato di cipolle in tranci fini (circa 2 mm), salati in precedenza e fatti riposare; aggiungere i piselli, cospargere di pecorino, condire con olio e sale, infine stendere l’altra metà della pasta e coprire unendo i bordi dei due strati e distribuire sulla superficie un filo d’olio. Infornare a 220°C per 40-45 minuti circa. Servire tiepido e a pezzi. In alternativa ai piselli è possibile usare pomodoro o carciofi o pomodoro pelato e melanzane o sarde fresche diliscate o spinaci e ricotta.

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