Strategia Europea per la biodiversità al 2030

Nell’ultimo decennio gli impollinatori sono drasticamente diminuiti in Europa e in tutto il mondo, con una tendenza negativa potenzialmente maggiore nel lungo termine a causa del crescente impatto dei numerosi fattori ambientali di declino, quali il degrado e la frammentazione degli habitat, le pratiche agricole intensive, l’aumento delle malattie delle api, la minore disponibilità o qualità delle risorse trofiche, gli attacchi di agenti patogeni (virus, batteri e funghi) e parassiti (principalmente insetti e acari), i cambiamenti climatici, il cambiamento culturale e commerciale delle pratiche di apicoltura.

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Amor Sacro e Profano del Tiziano

Tiziano Vecellio, uno dei più grandi pittori della Rinascita italiana, ha creato opere che continuano a incantare il mondo con la loro bellezza senza tempo e la profondità emotiva. Tra queste, “Amor sacro e profano” emerge come un capolavoro straordinario che riflette la maestria artistica e la sensibilità del maestro veneziano. Un Inno all’Armonia e alla Dualità dell’Amore “Amor sacro e profano” di Tiziano Vecellio rappresenta un inno all’armonia e alla dualità dell’amore. Attraverso la sua brillante combinazione di simbolismo, composizione e tecnica pittorica magistrale, il dipinto continua a essere celebrato come uno dei vertici dell’arte rinascimentale, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte.

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Auriga di Delfi

L’Auriga di Delfi Rinvenuta negli scavi del santuario di Apollo a Delfi, faceva parte di una quadriga, commissionata da Polizelo (Polizelo di Dinomene), tiranno di Gela, forse per ricordare una vittoria ottenuta nella corsa con i carri, nel 478 o 474. Venne rinvenuta poiché sepolta da una caduta di massi dalle rupi Fedriadi nei pressi di dove era collocata. L’autore della statua è sconosciuto; l’ipotesi più probabile è che sia opera di Sotade di Tespie o di Pitagora di Reggio.

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La visita di Silvestro Lega Macchiaioli

La visita Silvestro Lega Macchiaioli La scena è intima e tradizionale allo stesso tempo con due donne (presumibilmente due sorelle in quanto indossano lo stesso abito secondo la moda dell’epoca) che vanno a fare visita ad una terza donna, presumibilmente la padrona di casa, abbracciandola e salutandola affettuosamente. A poca distanza si intravede una quarta donna, presumibilmente la madre delle due sorelle, intenta a raggiungere il piccolo gruppo. Il paesaggio circostante è tipicamente invernale con alberi spogli e con diverse tonalità di grigi che alludono ad un cielo coperto e nuvoloso

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