Filiera Idrogeno: 1.7 PRODUZIONE

La produzione di idrogeno rappresenta una delle priorità di azione per la costituzione di una filiera che permetta lo scaling up delle applicazioni. È importante individuare in questo segmento di filiera in prima battuta le tecnologie più adatte alla produzione di idrogeno per i vari settori di intervento (e.g. elettrolisi, reforming del gas naturale). Nello scopo di questa analisi settoriale sull’ambito della produzione, trovano sede diverse argomenti tra cui la modalità di produzione stessa dell’idrogeno, legati alla fonte primaria, alla tipologia di produzione, centralizzata e distribuita, alla certificazione di origine e temi legati ai servizi, come il Power-to-Gas e il bilanciamento delle reti

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Vini di Puglia
CASTEL DEL MONTE DOP

Il vino bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 10,5% vol.) e il Malvasia bianca (vol. 11%), comprese le rispettive versioni frizzanti, hanno colore giallo paglierino, più o meno intenso; l’odore è delicato, fruttato e caratteristico; il sapore è asciutto e armonico. Nelle versioni frizzanti si aggiunge anche una spuma fine ed evanescente. I vini rossi invece (novello 11,5% vol rosso e Nero Di Troia 12% vol, 13% vol per il riserva) hanno un colore rosso rubino tendente al granato con riflessi aranciati con l’invecchiamento, l’odore è vinoso, il sapore è asciutto, armonico e di corpo. Infine, il rosato (base e frizzante, 11% vol.) ha un colore rosato più o meno intenso, l’odore è delicatamente vinoso, talvolta fruttato, il sapore è asciutto, armonico e gradevole; la versione frizzante ha spuma fine ed effervescente.

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CASTEL DEL MONTE DOP

Enoturismo, cresce la propensione verso i tour tra le cantine

Un ascesa l’interesse per l’enoturismo che quest’anno vede crescere del 17% l’interesse per i tour tra le cantine. Una evoluzione che si è sviluppata negli ultimi tre anni in cui il 64% degli enoturisti ha visitato una o due cantine, il 26% dalle tre alle cinque, il 10% dalle sei in su. Rispetto al 2019, cresce del 17% la propensione a recarsi in più aziende.

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Paesaggio Rurale: Colline Vitate del Soave

Le colline del Soave sono un paesaggio storico caratterizzato dalla coltura della vite che affonda le sue radici nel periodo romano, la cui matrice viticola giunge a completa maturazione nel periodo ottocentesco. L’area possiede anche notevoli valori estetici e panoramici, soprattutto in relazione alla avanzata della urbanizzazione nella pianura che si estende a sud dell’area collinare.

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La piantata Veneta

La piantata è una pratica colturale antichissima di coltivazione della vite testimoniata già in epoca etrusca e romana. Si tratta di una tipica forma di agricoltura promiscua in cui gli appezzamenti coltivati sono delimitati da filari di viti maritate ad alberi d’alto fusto. In passato erano presenti vari tipi di specie arboree (l’olmo, l’acero, il salice, alberi da frutto, ecc.), ma, a seguito della diffusione della bachicoltura, si è affermata la presenza del gelso le cui foglie venivano impiegate per alimentare i bachi. Dal punto di vista colturale, la piantata si associava spesso a peculiari sistemazioni idraulico-agrarie quali, ad esempio, il cavalletto. In questo caso il filare di viti maritate si trova su una porca di larghezza variabile, tenuta a prato e separata dai coltivi da una o due piccole affossatture

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