Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana
Raviolo
Il tortello del Melo ha una forma quadrata con contorni irregolari; le dimensioni sono di circa 4 cm. Ha il colore tradizionale della pasta fresca fatta a mano: giallo intenso con venature di farina. Il ripieno è composto da ricotta, bietola, formaggio, pangrattato, noce moscata, prezzemolo, sale e pepe.
La pasta viene lavorata a mano con uova, farina e acqua e viene spianata con un mattarello su un tavolo di legno. Una volta formati i quadrati, vi si depone il ripieno di ricotta, bietola, formaggio, pangrattato, noce moscata, prezzemolo, sale e pepe. A questo punto un altro quadrato di pasta viene messo sopra il ripieno e con una rotellina si delimita il contorno del tortello.
Tradizionalità
Il tortello del Melo è legato ad antiche tradizioni del paese. È sempre stato il piatto delle ricorrenze e delle feste importanti. Ogni famiglia, secondo la propria disponibilità economica, lo presentava con i prodotti “poveri” come i funghi e la conserva, oppure “ricchi” come il ragù di carne.
Produzione: Si tratta di una produzione prettamente artigianale e familiare. La produzione è circoscritta agli agriturismi locali, i quali, generalmente, utilizzano la ricotta di pecora del proprio allevamento come ingrediente. Gli stessi raccontano che in zona ci sono delle piccole trattorie o ristoranti tipici dove è possibile trovare inserito nel menù anche il tradizionale tortello del Melo; non esiste comunque una rete commerciale. La quantità di tortelli prodotta varia in base al flusso turistico.Il 15 agosto, al Melo si tiene la Festa del tortello; nel mese di aprile annualmente si svolge a Cutigliano una manifestazione gastronomica al cui interno è allestito uno stand per la degustazione del tortello del Melo.
Territorio di produzione
Si produce al Melo, una frazione del comune di Cutigliano, provincia di Pistoia.
Zampone chiantigiano PAT Toscana
Lo zampone si ottiene insaccando diverse parti del maiale nella pelle della zampa. Per il confezionamento dello zampone vengono impiegati la carne della testa, le cotenne e il grasso del suino. La carne viene tritata, condita con aromi, sale e pepe e quindi insaccata. Si produce da novembre a gennaio.
Grano saraceno PAT Toscana
Il grano saraceno (Fagopyrum esculentum Moench) appartiene alla famiglia delle poligonacee; è una pianta erbacea annuale con altezza variabile da 60 a 100 cm, con molte ramificazioni, foglie ovato-triangolari, fiori a racemi di colore bianco-rosa o rosso. Il ciclo vitale è breve (dai 60 ai 90 giorni circa) e ciò ne consente la coltivazione in…
Fagiolo dall’occhio del Valdarno PAT Toscana
Appartiene alla specie Vigna unguiculata. I baccelli, di colore verde opaco, mediamente filamentosi, non curvi e fini, raggiungono i 20 cm di lunghezza e sono larghi 5 mm. Sulla pianta crescono attaccati apicalmente a gruppetti di 3-4. I fiori sono bianchi tendenti al violaceo; è consumato dappertutto come fagiolino fresco, ma viene utilizzato anche secco….