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Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio
Salume fresco aromatizzato, prodotto con fegato di suino, carne magra di spalla e pancetta; grasso di guanciale e pancetta, aromatizzato con pepe, aglio, finocchio, limone (versione semplice) o prodotto con corata, rifilature di lardo di guanciale e pancetta e ulteriormente arricchito con pinoli, uva passa e pepe. La materia prima deriva dal maiale nero dei Monti Lepini, allevato prevalentemente al pascolo. La salsiccia dei Monti Lepini, di fegato, presenta la classica forma cilindrica “a cacchietto”, colore rosso più o meno scuro, gusto sapido con leggero aroma di limone o con retrogusto dolciastro. Peso 80-100 g.
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METODO DI PRODUZIONE
Dal maiale nero dei Monti Lepini, allevato al pascolo e con finissaggio a base di cereali per 12 o 24 mesi, entro 48 ore dalla macellazione, si ricava il fegato, la carne magra di pancetta e spalla, una minima quota di parte grassa (guanciale e pancetta); la corata (fegato, polmoni, cuore). Il tutto viene macinato con tritacarne o tagliato a punta di coltello e successivamente condito con sale, pepe bianco e nero, aglio, finocchio selvatico e limone o con pepe bianco o nero, pinoli e uva passa. Segue una breve fase di riposo di 2 ore a 5°C. A questo punto, una volta insaccata con il budello naturale, la Salsiccia di Fegato Semplice dei Monti Lepini può essere consumata direttamente previa cottura o conservata in frigo per alcuni giorni.
CENNI STORICI
La Salsiccia dei Monti Lepini rientra nella gamma dei salumi ottenuti dal maiale nero dei monti Lepini: prosciutto, lardo, pancetta ecc. Pur essendo un prodotto storicamente presente sul territorio dei Monti Lepini con particolare riferimento al Comune di Carpineto Romano, la sua produzione attualmente è a rischio per la presenza ridotta di maiale nero dei Monti Lepini risorsa autoctona animale a rischio di erosione genetica, tutelata dalla L.R. 1 marzo 2000 n. 15.
Territorio di produzione
Intera regione Lazio con particolare riferimento alla provincia di Roma
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Frittelle di riso PAT Lazio
Dette localmente frittelli di San Giuseppe, per via della loro preparazione tradizionale in occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, ma divenute oggi un classico della cucina delle feste. La loro preparazione avviene esclusivamente a livello domestico. San Giuseppe era chiamato affettuosamente “San Giuseppe frittellaro” in ricordo, forse, del fatto che, oltre che…
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Provolone invecchiato di bufala di Formello PAT Lazio
Il provolone invecchiato di bufala è un prodotto esclusivamente a Formello in provincia di Roma, è un formaggio a pasta semidura di latte vaccino. Dal profumo intenso e caratteristico, ha un sapore dolce e di farfalla, con un sapore gradevole e speziato che si intensifica con l’invecchiamento. Consigliato di degustarlo da solo, oppure in abbinamento…
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Crostatino ripieno PAT Lazio
Si impastano farina di grano tenero, uova, zucchero, latte, olio di oliva, sugna di maiale. Si riveste con questa pasta l’interno di formelle di carta, aggiungendovi sopra marmellata di albicocche o prugne locali. Le formelle ripiene vengono messe a cuocere nel forno a legna preriscaldato per 5 minuti. Si tratta di una preparazione domestica la…