Prodotto Agroalimentare Tradizionale del LAZIO
Frittelle di riso di forma sferica e colore dorato, cosparse di zucchero. La preparazione prevede la bollitura del riso, lasciato raffreddare a temperatura ambiente, unito ad un impasto di zucchero, farina e lievito di birra. Si lascia lievitare l’impasto per qualche minuto e poi si formano delle frittelle di varia dimensione, panate e cotte in abbondante olio.
CENNI STORICI
Dette localmente frittelli di San Giuseppe, per via della loro preparazione tradizionale in occasione della festa di San Giuseppe, il 19 marzo, ma divenute oggi un classico della cucina delle feste. La loro preparazione avviene esclusivamente a livello domestico. San Giuseppe era chiamato affettuosamente “San Giuseppe frittellaro” in ricordo, forse, del fatto che, oltre che il falegname, dopo la fuga in Egitto, avrebbe anche fatto il venditore di frittelle. L’utilizzo di una pastella lievitata è già citata a fine anni ‘50 dal
Carnacina, apprezzatissimo cuoco romano dell’epoca e, in seguito, da Luigi Veronelli, suo allievo
Territorio di produzione
Provincia di Rieti: Magliano Sabina
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