Prosciutto di Faeto PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia

presutt’ de Fait’

Il prosciutto di Faeto è un salume tipico tradizionale prodotto nel tenimento di Faeto, un comune dei monti Dauni che si caratterizza (unitamente alla vicina Celle di San Vito) per la presenza dell’unica minoranza francoprovenzale in Puglia.

Il crudo di Faeto è ottenuto dal quarto posteriore (peso: 9–12 kg) del suino a seguito di salatura a secco e successiva pressatura con pietra naturale. Dopo una prima fase di stagionatura (della durata di circa 4 mesi) il prosciutto viene “sugnato”, ossia farcito con strutto, farina e pepe; dopodiché ha inizio la seconda fase di stagionatura che si protrae per almeno un anno. Il prodotto finale, grazie alle condizioni climatiche fresche e ventilate dell’alta valle del Celone, presenta un’alta rifilatura e una particolare sapidità.

Le peculiari caratteristiche ambientali della ristretta zona di produzione, ricca di montagne (fra cui il Monte Cornacchia, la vetta più alta della Puglia), colture cerealicole e selve naturali di querce, cerri e faggi (fra cui il grande bosco di Faeto, alle spalle del centro abitato) consentono l’allevamento semibrado del maiale nero, una razza suina autoctona della Valmaggiore nota fin dal Settecento per la sua adattabilità ai climi continentali e per le sue carni dotate di filettature di grasso alquanto sottili.

Territorio

Comune di Faeto (FG)

TRADIZIONALITÀ

Fin dal secondo dopoguerra si tiene due volte all’anno, ogni prima domenica di febbraio e di agosto, la Fète de lu Cajùnne, una rassegna del prosciutto di Faeto con vasta partecipazione di pubblico. Giunto alla sua 60esima edizione, l’evento si attesta tra le Sagre più Antiche e longeve di Puglia. La “Fete de lu presutte de Faite”  si svolge nell’incantevole cornice del Bosco di Faeto e si caratterizza oltre che per la possibilità di degustare il prosciutto di maialino nero e altre prelibatezze come lardo, pancetta, capocollosalsiccia secca, soppressata, per le tante animazioni proposte. La giornata di festa è animata anche da un mercatino di prodotti tipici e artigianali, allestito a cura degli produttori locali e da visite guidate ai siti di maggiore interesse storico-culturale-naturalistico: dalla Chiesa del SS Salvatore ai percorsi nmaturalistici costeggiati di sorgenti e fontanili. 

Meloncella PAT

Melanzane intere o a pezzi sott’olio. Le melanzane lavate, intere o a pezzi vengono messi a bollire in aceto. A cottura ultimata si fanno asciugare, dopodichè si dispongono in vasetti di vetro, si coprono di olio d’oliva extra vergine e si aggiungono degli aromi come aglio,e/o peperoncino o menta, prezzemolo, ecc.

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Meloncella tonda di Galatina PAT

La Meloncella tonda è un particolare tipo di meloncella (Cucumis melo L.) dalla caratteristica forma sferica. Le Meloncelle tonde sono precoci, dall’aspetto vivido, buccia lucida, costolute. Il colore è verde vivo, chiazzato di verde chiaro in corrispondenza delle scanalature. La pianta è più contenuta rispetto a quella di altre varietà. Il peponide lasciato maturare per…

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Batata dell’Agro Leccese PAT

La Batata di Calimera, o Patata dolce o zuccherina, è un tubero coltivato anche nella provincia di Lecce. Si tratta di una coltura originaria dell’America che è stata introdotta in Italia intorno al 1630, e nel Salento si narra che sia arrivata nella metà dell’Ottocento. Fino al 1915, la batata fu quasi esclusivamente coltivata a…

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