Prosciutto di Bassiano PAT Lazio

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Lazio

Il Prosciutto di Bassiano presenta forma compatta tronco conica a pera e un pò appiattita, a volte privo dello zampetto, con la parte muscolare scoperta oltre la testa del femore. Il colore al taglio è rosa nella parte superficiale, e rosa screziato bianco nella parte centrale; il sapore è intenso cromatico e poco salato. Il peso va da 8 fino a 14 kg. Le peculiarità di questo prosciutto sono riconducibili alla rifilatura alta della cotenna fino al gambo e alla lunga stagionatura che lo rende particolarmente sapido. Fondamentale per l’ottima riuscita del prodotto è il microclima del territorio, ben ventilato e mite che incide positivamente sulla stagionatura.

METODO DI PRODUZIONE

Il Prosciutto di Bassiano è ottenuto dalle cosce fresche di suini nazionali, con peso maggiore di 12 Kg, macellati al peso vivo di 160kg. Le cosce, previo massaggio, subiscono la rifilatura fino al gambo e l’eliminazione dei residui di sangue, eventualmente presenti. La 1° salatura avviene a secco per 5-7 giorni, alla temperatura di 1-4 °C, seguita dalla spazzolatura e dal secondo massaggio con i rulli, al fine di eliminare il sale in eccesso. La 2° salatura, anch’essa a secco, avviene per 14-15 giorni alla temperatura di 1-4°C, seguita dalla spazzolatura e dal terzo massaggio con i rulli per eliminare l’ultimo sale residuo. I prosciutti vengono posti a riposo in cella a 2-4°C per 15 giorni e successivamente lavati con getto d’acqua a 30-45°C e lasciati gocciolare a 21-23°C per 14 ore. A questo punto si procede con la stufatura in camera calda a 20°C per 6 giorni, eventualmente riscaldata in modo naturale con legna di faggio, e con l’asciugatura in cella alla temperatura di 1-4°C per 90 giorni. Terminata la fase di asciugatura la parte del prosciutto priva di cotenna viene stuccata con sugna, farina di riso e lardo. La stagionatura, che va da 10 mesi fino a 18 mesi, avviene in maniera del tutto naturale sfruttando il clima del territorio e regolando l’apertura delle finestre a seconda dell’umidità dell’aria e delle condizioni meteorologiche. Il grado di stagionatura e di idoneità dei prosciutti ad essere posti sul mercato viene valutato con il meccanismo della spillatura attraverso l’impiego di un osso-sonda inserito a livello di alcuni punti precisi della coscia (dintorni dei tessuti ossei, dei grandi vasi sanguigni). Tale sonda è un osso di stinco di cavallo o di bovino, la fibula, reso sottile come un ago per forare le cosce senza danneggiarne la struttura muscolare e consente di valutare il profumo del prosciutto e selezionare i prosciutti non conformi sulla base dell’alterazione aromatica.

CENNI STORICI

Prodotto tradizionale e secolare dei Monti Lepini, viene lavorato principalmente nel paese di Bassiano, cittadina adagiata su una collinetta a 562 m slm, circondata dai monti e completamente immersa nel verde dei boschi che rendono particolarmente gradevole il clima. Bassiano è da tempo conosciuta per le sue condizioni naturali, ideali per la stagionatura dei salumi. Qui convergono i venti umidi della pianura e quelli freddi di tramontana; le continue correnti d’aria assicurano, nei locali di stagionatura, le condizioni ambientali ideali. A Bassiano era molto difusa la consuetudine del “prosciutto di famiglia”. Un tempo i maiali erano tenuti in piccoli locali sollevati dal terreno per migliorare l’igiene. Con il tempo avviene il passaggio da una produzione familiare ad una artigianale-industriale: negli anni ‘60 si verifica un interessante sviluppo dei prosciuttifici, che hanno contribuito molto alla fama e alla difusione di questo prodotto. Il prosciutto di Bassiano è radicato nella tradizione gastronomica locale tanto da dedicargli nel mese di luglio, una Sagra, nell’ambito della quale è possibile degustare altre prelibatezze locali: olive, olio, “giuncata” (latte cagliato) e “impanata” (siero e ricotta freschi spalmati sul pane), prodotti dai pastori locali.

AREA DI PRODUZIONE

Provincia di Latina: Bassiano

Asparago delle acque albule di Tivoli e Guidonia Montecelio PAT Lazio

Nell’antichità era già apprezzato in cucina dai greci e dai romani, che nei loro scritti ne hanno lasciato numerose testimonianze. Tra i romani fu Catone, nel suo De agru cultura intorno al 200 a.c. ad illustrarne la coltivazione con molta chiarezza alpunto che possiamo dire che le tecniche di allora non erano molto diverse da…

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Prosciutto di Bassiano PAT Lazio

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Capocollo o Lonza PAT Lazio

Salume di peso variabile da 1,2 a 2 kg che presenta colore interno rosso screziato bianco e forma è cilindrica. Il processo di preparazione prevede la rifilatura del taglio, la salatura ed il condimento con sale, pepe, aglio ed eventualmente peperoncino e noce moscata. Prima della stagionatura, che dura circa 2 mesi, è prevista, presso…

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