Prosciutto cotto PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

Il prosciutto è ricavato dalle masse muscolari della coscia del maiale sottoposte a salagione e cottura. Con la tipica forma “a cuore”, al taglio si presenta di colore rosato caratteristico, contornato o meno dal grasso di copertura della regione della coscia.

Territorio di produzione

Tutto il piemonte

Metodo di preparazione

La coscia viene tagliata, disossata, modellata, lavata e posta in una salamoia, dalla composizione variabile a seconda del produttore e della zona di produzione, costituita da spezie ed erbe aromatiche tipiche del luogo di produzione. Alcuni produttori aggiungono alla salamoia anche essenze di frutta per addolcire il sapore e l’aroma del prodotto finito.
La cottura avviene generalmente a vapore dopo aver posto il prodotto in uno speciale stampo metallico. In passato avveniva in acqua bollente.

Storia

Anche se attualmente i prosciutti cotti, soprattutto quelli di migliore qualità, sono confezionati con una materia prima analoga a quella destinata alla preparazione dei prosciutti crudi, la loro origine è da ricondurre all’esigenza di utilizzare in altro modo le cosce di suino non idonee, per vari motivi, ad essere sottoposte a stagionatura.
Il prodotto ha mantenuto il termine “prosciutto” in comune con quello crudo, pur essendo differente la tecnica di lavorazione, non andando incontro, come quest’ultimo, al prosciugamento durante la stagionatura.

Curiosità

Per apprezzarne al meglio l’aroma ed il sapore, il prosciutto cotto va consumato poco tempo dopo la produzione

CONIGLIO GRIGIO DI CARMAGNOLA PAT

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Galantina PAT

“Galantina” è un termine derivante probabilmente da “gelatina”, utilizzato per indicare animali da cortile, selvaggina o anche pesci, farciti, cotti in brodo, raffreddati e successivamente affettati e posti in gelatina. Le galantine più diffuse in Piemonte sono quella di galletto, cappone, gallina giovane e faraona anche se nell’astigiano e in Langa specialmente nei decenni addietro,…

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