
Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Ha buccia gialla estesamente coperta di rosso e polpa di colore giallo-aranciato che diventa rosato a maturazione, da cui il nome. I frutti sono piccoli e di forma oblata-rotonda. È una pesca spiccagnola con polpa dura, resistente alle manipolazioni, gustosa di sapore. La pianta è mediamente vigorosa, la produttività è media. Ha maturazione media-precoce, matura tra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto, poco prima della pesca trionfo. Non presenta particolari suscettibilità alle principali fisiopatie del pesco.

Tradizionalità
Di origine non accertata, probabilmente deriva da un seme della cultivar “J.H. Hale”; individuata dai fratelli Geminiani di Piangipane (Ravenna), è stata diffusa commercialmente dopo il 1940. Questa pesca veniva associata tradizionalmente al periodo della mietitura. Prima che avvenisse il miglioramento genetico del grano, a partire dal secondo dopoguerra, la mietitura cadeva intorno a fine luglio-prima settimana di agosto, a seconda della stagione. Nella festa che tradizionalmente accompagnava la raccolta del grano venivano servite le pesche maglia rosa e le pesche trionfo rosso. Ancora oggi le persone che hanno gustato queste varietà di pesche le associano a quei periodi. Questa varietà è inserita nell’elenco per la tutale e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).
Produzione: Un tempo molto diffusa in Romagna ed in tutte le aree a vocazione peschicola della Toscana, oggi si coltiva solo in poche aziende del Valdarno fiorentino ed aretino perché superata da varietà commercialmente più quotate. Come altre antiche varietà del Pratomagno, del Valdarno (sia aretino che fiorentino) e del Casentino “sopravvissute”, viene coltivata solo da pochi hobbisti che non la commercializzano; è destinata al solo consumo familiare. Non è pertanto possibile stimarne la quantità prodotta.
Territorio interessato alla produzione:
Diffusa nel Valdarno aretino e fiorentino, province di Arezzo e Firenze.

Cecina, calda calda PAT Toscana
L’utilizzo della farina di ceci, del forno a legna e di teglie specifiche, conferisce a questa schiacciata un gusto e una consistenza unici. Si parla di “pan di ceci” e di cecina sin dal XIII secolo. La Cecina si può ritrovare lungo il litorale toscano, da Livorno a Massa Carrara; viene chiamata anche cinque e…

Carciofo di San Miniato PAT Toscana
Carciofo di forma tondeggiante/globosa, senza spine, di colore verde chiaro tendente allo scuro nella parte apicale delle foglie; il capolino, a maturazione, è di dimensioni medio-grandi (diametro di circa 8/9cm), di forma globosa e senza spine, mentre l’ infiorescenza apicale (chiamata “mamma”) presenta dimensioni ragguardevolmente piu’ grandi e colore viola. L’altezza della pianta può andare…

Torta di farro della Garfagnana PAT Toscana
Si tratta di una torta salata dal diametro variabile dai 20 ai 40 cm. Ha colore marrone brunito all’interno e più chiaro, nella parte esterna. È compatta ed ha un forte odore di pecorino e spezie. Nella fetta sezionata si possono notare i chicchi di farro amalgamati nell’impasto, alternati alle erbette. Il farro viene cotto…