
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
Pasta di semola di grano duro, di varie forme e pezzature, asciugata naturalmente, confezionata insieme ed utilizzata per minestre varie (legumi, patate, zucca, etc.).

Descrizione delle metodiche di lavorazione
Ingredienti: semola di grano duro, acqua.
Fasi di lavorazione: – miscelazione ed impasto – trafilatura e formatura – prima essiccazione (primo incartamento) – seconda essiccazione (secondo incartamento) – selezione e cernita (scarto) – confezionamento.
Osservazioni sulla tradizionalità
Dalla selezione di ogni formato venivano tolti i pezzi di forma imperfetta, o rotti, o deformati durante l’asciugatura; venivano poi confezionati a parte e venduti ad un prezzo più basso. Oggi sono scelti per minestre di vario tipo, cui conferiscono la giusta consistenza ed una certa varietà di grado di cottura (per le trafile diverse) molto ricercata dai consumatori e nella ristorazione tipica. Il prodotto è ampiamente conosciuto nel territorio di produzione ed è sicuramente trasformato da almeno 25 anni, come accertato da ampia documentazione raccolta in zona.
Territorio di produzione
Gragnano, Castellammare di Stabia, Nola, Cicciano, in provincia di Napoli.

Panzarotti PAT Campania

Scazzatiello o cavatieddu PAT Campania
Il comune di Castel San Lorenzo, in provincia di Salerno, è la patria dello “scazzatiello”, detto anche “cavatieddu”, un tipo di pasta fatta a mano che ricorda, nella forma, una piccola valva di conchiglia, ma con una concavità centrale molto pronunciata.

Sospiri al limone PAT Campania
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