Prodotto Agroalimentare Tradizionale della LIGURIA
Le patate, unite alla farina di mais, al lardo e a pochi altri ingredienti, danno origine ai micotti, semplice ma sostanziosa pietanza dalla singolare forma a panettoncino e dal colore dorato. La ricetta tradizionale vuole che queste crocchette antesignane siano cotte sotto il testo posto nell’essiccatoio delle castagne.
Zona di produzione: Valle Sturla
Curiosità: Furono i Benedettini a bonificare le terre del torrente Sturla, creando terre coltivabili limitate dalle foreste di querce e di castagni. La cucina locale dipendeva totalmente da quello che la terra produceva: l’agricoltura era scarsa ma non mancavano patate e mais, seppure in quantitativi che soddisfacevano a malapena il consumo familiare. Le patate unite alla farina di mais, meno pregiata di quella di grano tenero, al lardo e a pochi altri ingredienti, semplici ma sostanziosi, davano origine ai micotti.
Ancora oggi in zona c’è chi ripropone questo piatto, da cuocere sotto il testo nell’essiccatoio delle castagne, tenendo fede alla più pura tradizione. Come accade nella cucina delle zone montane, anche in quella della Liguria dell’entroterra sono presenti grassi animali come il lardo ed il burro che sostituiscono l’olio, onnipresente sulla costa e nelle zone appena retrostanti.
Raviolo ligure PAT
Pasta di farina di grano dalla classica forma quadrata-rettangolare il cui ripieno è a base di carne ma immancabile è la borragine e la maggiorana. Esiste anche la versione magra con solo ripieno vegetale di spinaci, bietole e ricotta.
Ciuppìn PAT Liguria
Ogni località di mare ha la sua zuppa di pesce. Questa che proponiamo è tipica del Levante, specialmente di Sestri che ne rivendica l’origine. Più che una zuppa è un brodetto, un passato nato, ancora una volta, dall’utilizzo dei pesci meno pregiati, avanzi del pescatore e del pescivendolo. Gli ingredienti sono quindi di scarso valore…
Caprino della Valbrevenna, Caprino di malga delle Alpi Marittime PAT
Lavorazione: Tomini prodotti con latte caprino puro.
Le formine vengono trattate con cenere di castagno o di faggio per due ore e fatte maturare per circa 10 giorni, in Valbrevenna. Viene anche prodotta una formaggetta, preparata mediante coagulazione enzimatica con solo latte crudo caprino, o talvolta con un’aggiunta di latte vaccino, del diametro di cm…