Mica PAT

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE

La Mica è un impasto macinato di carne e grasso di suino, pressato, ricoperto da uno strato di pepe e di farina di segale. La forma è cilindrica, con un diametro di 15-16 cm, un’altezza di 5 cm ed un peso di circa 900 g. Al taglio il colore è rosato frammisto al bianco del lardo. La consistenza è compatta, l’aroma pronunciato.

Territorio di produzione

L’area di produzione comprende le montagne della Bassa Valle di Susa in provincia di Torino.

Metodo di preparazione

La carne é macinata a medio impasto e si aggiunge il grasso. Si esegue la conciatura con sale e aromi naturali. L’impasto ottenuto é messo in stampi di acciaio inox (un tempo di legno). Poi viene pressato a mano e rivoltato un paio di volte. Al fine di creare una crosta, si passa la forma nel pepe macinato e poi nella farina di segale per due-tre volte. Poi si pone su ripiani di acciaio a temperatura di 23-24°C per 24 ore. Si sposta in una cella ventilata a 17-18°C. Qui il prodotto é rivoltato una volta al giorno per 7-8 giorni. Infine la Mica é posta in un’altra cella a 3-7°C per almeno quaranta giorni. In queste condizioni il prodotto, se ben coperto di farina, può essere conservato anche 7-8 mesi.

Storia

Le origini della Mica si perdono nel tempo. Il nome, molto probabilmente, fa riferimento alla Mica, tipo di pane anche dalla forma grossa e rotondeggiante.

Salame di turgia PAT

Il salame di Turgia è prodotto con carne di bovine a fine carriera e lardo. La conciatura prevede sale, pepe in grani e spezie. L’impasto è più o meno consistente, a seconda della stagionatura, ed è a grana grande. Ha lunghezza pari a 10-15 cm e diametro di 4-5 cm, il peso varia dai 250…

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Salame nobile del Giarolo PAT

Il Salame Nobile del Giarolo è un prodotto di salumeria di puro suino di cui esistono due tipologie, che si differenziano per il tipo di budello utilizzato e per la stagionatura: Salame Nobile del Giarolo e Salame Nobile del Giarolo “tipo cucito”.

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BATSOA’ PAT Piemonte

Gli zampini vengono puliti ed eventualmente rasati. Successivamente sono bolliti in acqua, aceto e vino bianco. Si procede, poi, alla disossatura e al taglio a strisce. Le striscette così ottenute verranno impanate e consumate fritte.

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