Villa Lante, Bagnaia di Viterbo

Villa Lante a Bagnaia VT Puoi goderti questo capolavoro di progettazione del paesaggio semplicemente come una serie coreografata di cascate, fontane gocciolanti e un parterre d’acqua fiancheggiato da un paio di piccoli palazzi i cui interni sono adornati da bellissimi affreschi. Pensare come uno storico del paesaggio, tuttavia, ti porterà a un altro livello di comprensione e piacere, poiché come altri giardini tardo rinascimentali di questo periodo, Villa Lante può essere interpretata come un’elaborata iconografia umanista piena di allusioni simboliche al cardinale, all’antichità, e la fertilità ben irrigata del paesaggio romano circostante.

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Le Vie di Dante

Le vie sono le stesse percorse dall’illustre letterato in fuga da Firenze dopo la condanna a morte proclamata dai Guelfi per via delle sue simpatie ghibelline. Da quel momento Dante abbandonò per sempre la sua Firenze (non ci farà infatti più ritorno), ma lungo il suo avventuroso cammino al di là degli Appennini in cerca di protezione trovò l’ispirazione per scrivere la sua opera più celebre: la Divina Commedia.

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Castello Ruspoli, Vignanello Viterbo

Nel 1531 papa Clemente VII concesse Vignanello in feudo a Beatrice Farnese. La figlia di questa, Ottavia, sposò Sforza Marescotti, ed il Farnese papa Paolo III confermò il feudo e lo elevò a contea. Il castello venne costruito attorno al 1574 come sede per la famiglia titolare. Nel XVII secolo vennero creati i giardini di stile rinascimentale ad opera di Ottavia Orsini che aveva sposato un membro della famiglia. I giardini ancora oggi presenti sono uno dei migliori esempi in Italia di giardino all’italiana di stile rinascimentale. Al loro interno si trova anche un labirinto.

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Il Seppellimento di Santa Lucia (13 dicembre), CARAVAGGIO

In quest’ opera, che potremmo definire autobiografica, si ritrovano i segni indelebili della vita tormentata dell’ artista che, cerca di seppellire insieme al corpo della Santa anche il suo dolore. Il colore predominante è dato dal fondo della tela che ha la stessa tonalità della terra nella quale santa Lucia viene sepolta, ed oscilla intorno alle tonalità del ruggine sul quale la luce radente fa risaltare il lento scalare delle figure. Un duplice movimento percorre tutta la composizione: una diagonale che dalla mitra del vescovo a destra declina verso le figure più basse a sinistra, e un procedere dal primo piano, su cui emerge la tensione fisica dei due fossori. La figura della Vergine giace a terra distesa, unico segno orizzontale della composizione.

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