Il Seppellimento di Santa Lucia (13 dicembre), CARAVAGGIO

CARAVAGGIO E IL SEPPELLIMENTO DI SANTA LUCIA

Il seppellimento di Santa Lucia – CARAVAGGIO

Gli ultimi tre anni della vita del Caravaggio, dal 1608 al 1610, sono tragici e convulsi. Il 6 ottobre 1608 il Merisi risulta già fuggito da Malta e il 6 dicembre 1608 è arrivato a Messina. Durante questo breve arco temporale fu a Siracusa dove gli fu commissionata la tela raffigurante Il Seppellimento di Santa Lucia per la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa: il capolavoro fu realizzato in poco più di un mese.

L’OPERA

In quest’ opera, che potremmo definire autobiografica, si ritrovano i segni indelebili della vita tormentata dell’ artista che, cerca di seppellire insieme al corpo della Santa anche il suo dolore. Il colore predominante è dato dal fondo della tela che ha la stessa tonalità della terra nella quale santa Lucia viene sepolta, ed oscilla intorno alle tonalità del ruggine sul quale la luce radente fa risaltare il lento scalare delle figure. Un duplice movimento percorre tutta la composizione: una diagonale che dalla mitra del vescovo a destra declina verso le figure più basse a sinistra, e un procedere dal primo piano, su cui emerge la tensione fisica dei due fossori. La figura della Vergine giace a terra distesa, unico segno orizzontale della composizione.

Al centro del quadro, ritto in piedi, quasi a formare la sagoma di una T capovolta con il corpo della Santa, c’è un giovane dalle cui spalle pende un mantello rosso: il rosso della passione e del sangue, unica nota di colore vivace in mezzo al prevalere di tinte brune.

Le figure del secondo piano, a differenza di quelle del primo, sono tormentate. La donna con il volto reclinato sulla mano sinistra e l’altra donna che nasconde il viso tra le mani: certamente si tratta della madre Eutichia e della nutrice. Il pastorale del vescovo denota un ripensamento pittorico del Caravaggio, nella prima versione la spirale del pastorale era rivolta verso destra, all’esterno del quadro. Nella versione definitiva invece Caravaggio rivolge la spirare all’interno, verso le figure, in modo da chiudere la composizione.

Chiesa di Santa Lucia alla Badia – SIRACUSA

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