
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia
Cassatedda di ciciri.
Dolce a forma di mezza luna, ottenuto da un impasto di farina di rimacino, ripieno di morbido purea di ceci, scaglie di cioccolato fondente, miele millefiori, cucuzzata, cannella in polvere, spolverato all’esterno con zucchero semolato e cannella in polvere.

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Per la pasta: lavorare la farina di rimacino con la sugna, incorporando miele millefiori, vino bianco, zucchero semolato ed acqua e lasciare riposare almeno tre ore; quindi stendere la pasta e tagliarla a forma di cerchi su cui disporre un cucchiaio di farcitura preparata con un impasto di purea di ceci, scaglie di cioccolato fondente, miele millefiori, cucuzzata e cannella in polvere. Il cerchio viene poi ripiegato per ottenere la forma di mezza luna merlettata.
Friggere in olio extra vergine di oliva, appena dorato togliere dall’olio, sgocciolare su carte da cucina e
spolverare con zucchero semolato e cannella in polvere. Si gustano tiepide o a temperatura ambiente.
Tradizionalità
La cassatedda è un dolce tipico di una circoscritta area del Palermitano e del Trapanese legato alla festività di San Giuseppe e al carnevale, spesso con un ripieno di ricotta o crema. Non è possibile stabilire l’epoca e in quale parte della Sicilia venne realizzata la prima cassatedda di ciciri, ma di certo la sua origine è legata alla festa di San Giuseppe, che ricorre sempre nel periodo della Quaresima, quindi la crema di ceci era la più compatibile con le rigide prescrizioni religiose in tema di digiuno. A Partinico la tradizione della cassatedda di ciciri, quasi del tutto scomparsa in altre parti della Sicilia, sopravvive a distanza di secoli; le metodiche di lavorazione e produzione sono tramandate per via orale da madre in figlia almeno dalla fine dell’800, come testimoniano le donne anziane che ancora oggi producono il dolce.
Territorio di Produzione: Comune di Partinico (PA).

Pere Spinelli PAT Sicilia
Frutto piriforme tozzo, peduncolo robusto legnoso lungo, giallo rosastro, punteggiatura abbondante, polpa compatta, pietrosa, dolce, poco succosa, leggermente tannica. Pezzatura circa 150 gr. Esistono due sottovarietà, una a frutto grosso “Spinello doppio” ed una a frutto più piccolo ma dal sapore più delicato “Spinello”. Il frutto viene raccolto non completamente maturo da ottobre in poi….

Cannolo tradizionale di Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela PAT
Prodotto di pasticceria costituito da una cialda di colore marrone con superficie increspata da caratteristiche bolle diffuse, con ripieno di crema di ricotta ottenuta da ricotta di latte di pecore allevate in Sicilia, miele e scaglie di cioccolata fondente (almeno al 70% di cacao).

Zucca virmiciddara PAT Sicilia
La zucca virmiciddara era molto coltivata nelle campagne monrealesi in quanto ingrediente fondamentale per le paste monacali (o biscotti oblunghi) inventate dalle suore benedettine monrealesi. La loro importanza era tale che nel 1838 il termine “zucca virmiciddara” è stata inserito nel “NUOVO DIZIONARIO SICILIANO-ITALIANO compilato da una società di persone di lettere per cura del…