Biscotto di mezz’agosto PAT Toscana

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana

Il biscotto di mezz’agosto ha una classica forma a ciambella della grandezza variabile tra i 25 ed i 35 cm di diametro.Il colore esternamente è bruno, all’interno giallo. Gustoso, è caratterizzato da uno spiccato sapore di anice e di vino fresco. Alla farina sparsa a fontana, si aggiungono il lievito naturale, le uova precedentemente sbattute, il quantitativo di zucchero necessario, i semi di anice preventivamente macerati nel vino, un po’ d’olio extravergine di oliva ed un po’ di vino dolce. Si lavora il tutto a lungo fino a realizzare un impasto perfettamente amalgamato, quindi si divide in parti uguali e con ciascuna si forma un biscotto tondo.Dopo il periodo di lievitazione si indorano i biscotti con l’ausilio di un pennellino e si infornano per la cottura che dura per mezz’ora a 180°C, senza aprire in alcun caso il forno.

Credit photo @cucinaserena.it Vedi ricetta

Tradizionalità

Il biscotto di mezz’agosto costituiva lo spuntino di metà pomeriggio dei lavoranti impiegati nelle operazioni di trebbiatura (trebbiatura a fermo sull’aia) ed era un’occasione gradita per una breve sosta di lavoro.Il “ciambellone” veniva consumato anche in occasione dei festeggiamenti per il Ferragosto.

Produzione: Soltanto un panificio, a Roccalbegna, produce il biscotto di mezz’agosto, insieme al “biscotto salato” e al “brecciotto”. La produzione del biscotto di mezz’agosto è di circa 25 quintali all’anno, ma recentemente si è riscontrato un aumento della produzione. La vendita avviene prevalentemente in zona, solo una parte della produzione è destinata al resto della Toscana. Il laboratorio non dispone della vendita diretta e si affida ad un grossista che distribuisce ai negozi locali e alle Coop.Il 15 agosto si tiene a Roccalbegna, organizzata dalla Proloco, la Sagra del biscotto e del brecciotto. In questa occasione anche i promotori dell’iniziativa si prodigano nella produzione di questi biscotti tradizionali.

Territorio di produzione

Comune di Pitigliano, provincia di Grosseto.

Pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi PAT

Il pecorino della Garfagnana e delle Colline Lucchesi viene prodotto seguendo ancora la tecnica tradizionale, anche se rispetto al passato è stato variato in alcuni casi il materiale degli utensili: un tempo si usavano assi di abete, attualmente sostituite da quelle di pioppo e castagno. Il nome “pecorino baccellone” è legato al fatto che, nel…

Leggi di +

Arancio massese PAT Toscana

L’arancia massese ha forma rotonda e colore arancio chiaro, sia esternamente che nella polpa. è molto profumata, ha una buccia molto fine e un sapore agrodolce. Le pezzature sono medio piccole. Si produce tra novembre, dicembre e gennaio. Le piantine di arancio vengono autoprodotte: sono cultivar autoctone allevate in alcuni appezzamenti collinari del massese.

Leggi di +

Pisello mugellano PAT Toscana

Si dice che tali piselli, chiamati “nostrali”, sono veramente diversi dagli altri ed assai apprezzati dai consumatori perché molto dolci e saporiti. Essendo una varietà a rischio di erosione genetica, il pisello mugellano è stato iscritto nel repertorio regionale delle risorse genetiche autoctone. Un campione del seme è conservato presso la Banca Regionale del Germoplasma…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *