Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
Il fico è un frutto del fico comune (Ficus carica), una pianta appartenente alla famiglia delle Moraceae. È una delle piante da frutto più antiche coltivate dall’uomo e ha una lunga storia di coltivazione. Il verdolin della goccia o verdulen d’la gusa è una delle più antiche varietà di fico piacentino. I fichi possono essere consumati freschi, secchi o utilizzati nella preparazione di salse, marmellate e dolci. Sono spesso abbinati a formaggi, noci e miele per creare antipasti o dessert sofisticati.
I fichi hanno una lunga storia culturale e sono stati apprezzati in molte cucine tradizionali. Oltre al loro valore nutrizionale, sono amati anche per il loro sapore unico e versatile.
Referenze bibliografiche
G.Gallesio, 1839, “I Giornali di viaggio”.
Territorio di produzione
In particolare nei territori a differente giacitura delle Valli d’Arda e Trebbia, Piacenza.
Castrato di Romagna PAT Emilia Romagna
Il castrato probabilmente nasce con la transumanza, i pastori che si fermavano a riposare qualche giorno nelle colline e nel piano romagnolo offrivano a fine soggiorno come ricompensa per l’ospitalità ricevuta, alcuni dei loro agnelli che venivano fatti ingrassare dai contadini e macellati nel periodo estivo.
Cipolle ripiene di magro PAT Emilia Romagna
Timballo a base di cipolle, uva passa e pinoli. Si lessano le cipolle e si riempiono le singole squame con cipolla trita e fritta in olio, a cui si aggiungono aceto, zucchero, pinelle (pinoli). Segue quindi una cottura con sopra un “testo” (coperchio di terracotta)caldo.
Frittelle o sgonfietti PAT Emilia Romagna
Minestra di tagliatelle, uova, farina, parmigiano reggiano, sale, pepe, strutto per friggere. Poiché fa parte della “cucina del riuso”, solitamente si utilizzavano gli avanzi della minestra. Versare la minestra in una ciotola, unire la farina, il formaggio, le uova, sale e pepe. Se l’impasto risulta troppo consistente, diluire con un po’ di latte. Mettere sul…