Tortelli di patate PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

Sfoglia, ripieno di patate, parmigiano reggiano, burro-lardo, panna. Lessare e pelare le patate in acqua salata e schiacciarle come per una purea. A parte preparare un soffritto con aglio, prezzemolo, lardo burro. Passare le patate in questo trito e lasciare insaporire. Fuori dal fuoco aggiungere la noce moscata, il parmigiano grattugiato, le uova intere una alla volta e non prima di aver assorbito la precedente e una o due cucchiaiate di panna da cucina. preparare la sfoglia nel modo classico sulla quale disporrete delle noci di composto e richiudere come per un qualunque tipo di tortelli. Cuocere in abbondante acqua salata e condire con burro, parmigiano o pomodoro o sugo di carne.

Tradizionalità

Anche il tortello può essere considerato una pietanza medioevale per eccellenza, quindi meritevole di rientrare nel novero dei prodotti matildizzabili. La sua tradizione affonda nel passato storico italiano e trova la sua nascita nella filosofia del riciclo tipico delle epoche passate, allorquando non si poteva, vista la scarsità dei prodotti, buttare via nulla riguardasse la tavola. Proprio per questo motivo sembra sia nata l’usanza delle paste ripiene, tortelli, ravioli, cappellacci, agnolotti e quant’altre presenti in maniera massiccia nella tradizione gastronomica di differenti città. A sottolineare lo stretto legame tra il tortello e la tradizione culinaria reggiana, si deve ricordare che Matilde di Canossa nella documentazione storica giunta sino a noi, si firma come professante legge longobarda, denunciando l’origine germanica della sua famiglia. Ciò permette noi di ipotizzare senza sbagliare, che nella mensa matildina la tradizione del tortello, che spesso veniva condito con formaggio fresco, burro o ricotta, non Parmigiano Reggiano, che arriverà un secolo più tardi, fosse ben conosciuta.

Referenze bibliografiche

  • Iori Galluzzi M.A.–Iori N., Breve manuale del mangiar reggiano, Reggio Emilia, N. Iori, 1985, pag.70;
  • Ferrrari M., Ricette e racconti della mia Reggio, Cadelbosco di Sopra, Conad Emilia ovest, 1993, pag.52.

Territorio di produzione

Provincia di Reggio Emilia, in particolare Appennino reggiano.

Cherseinta sotto le braci PAT Emilia Romagna

Focaccia bianca cotta sotto braci. Farina bianca, un trito di aglio, lardo, sale, origano e un pizzico di lievito di birra. Si amalgamano gli ingredienti e si lascia lievitare. Si spiana all’altezza di un dito e si cuoce nel caminetto, sotto le braci, per almeno mezz’ora.

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Pane casereccio PAT Emilia Romagna

Farina tipo 1, acqua, lievito naturale acido, lievito naturale di birra, sale. Dopo l’impasto meccanico viene lavorato a mano e cotto in forno ad aria calda. Micconi da 1 kg, e micche da 500 gr. E’ il pane che si faceva nelle campagne dell’Alta Val Stirone (PR) dagli anni 55 in poi, con la farina…

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Torta di prugne PAT Emilia Romagna

Farina bianca, uova, zucchero, burro, lievito, prugne, savoiardi. Impastare la farina con il burro, lo zucchero, le uova, il lievito. Lavorare bene la pasta, stenderla in sfoglia e con una parte rivestire il fondo e i lati di una teglia imburrata. Coprire il fondo con uno strato di biscotti sbriciolati e di prugne snocciolate e…

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