Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana
Il fagiolo massese ha forma rotonda leggermente allungata, colore dal beige al marrone chiaro. La pezzatura è medio piccola e la consistenza pastosa. Viene prodotto in luglio-agosto.
Tradizionalità
Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla particolarità della cultivar sia alla tecnica di produzione, rimasta invariata nel tempo. Il seme viene autoprodotto in azienda, mantenendo così il patrimonio genetico autoctono della specie. Le condizioni pedoclimatiche sono responsabili del gusto fresco e saporito del fagiolo. Si consuma lesso, condito con olio di oliva; è ottimo nelle minestre perché produce un brodo denso e gustoso. Un tempo il fagiolo massese veniva seminato per essere raccolto in erba, oggi si raccoglie come fagiolo da grana.
Produzione
Oltre a qualche hobbista, sono 5 i produttori di fagiolo massese rimasti. Sono persone anziane che purtroppo non hanno più lo stimolo a mantenere questa produzione. La quantità che ne producono si aggira intorno ai 4 quintali all’anno, per lo più destinati alla vendita a negozi locali ed alla vendita diretta in azienda.
Territorio interessato alla produzione:
Provincia di Massa Carrara e fascia litoranea.
Cavolfiore precoce toscano PAT
Il cavolfiore precoce toscano forma una “palla” dall’infiorescenza gialla rivestita dalle foglie che formano il cartoccio. Si semina in semenzaio o in vasetti nella prima metà di giugno e si trapianta tra la fine di giugno e metà luglio. Si adatta a tutti i tipi di terreno, purché siano ben concimati. Produce da ottobre fino…
Mela stayman aretina PAT Toscana
La mela stayman fu introdotta nella provincia di Arezzo negli anni Trenta; per le particolari condizioni climatiche e pedologiche si distingue nettamente dalla stayman dell’Alto Adige e dell’Emilia Romagna, si presenta infatti più succosa e croccante e si conserva più a lungo.
Zafferano delle colline fiorentine PAT Toscana
Numerosi richiami storici attestano la presenza produttiva, la commercializzazione e l’alto riconoscimento dello zafferano delle Colline fiorentine che veniva denominato e apprezzato a livello internazionale come “zima di Firenze”. Lo stesso veniva utilizzato anche come valore di scambio di merci ed utilizzato come spezia per la preparazione di piatti e pietanze prelibate. Nel Medioevo a…