Cavolfiore precoce toscano PAT

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Cavolfiore fiorentino col cartoccio precoce

Il cavolfiore precoce toscano forma una “palla” dall’infiorescenza gialla rivestita dalle foglie che formano il cartoccio. Si semina in semenzaio o in vasetti nella prima metà di giugno e si trapianta tra la fine di giugno e metà luglio. Si adatta a tutti i tipi di terreno, purché siano ben concimati. Produce da ottobre fino a metà novembre una palla formata da un’infiorescenza gialla, dal peso medio di 600-700 gr e, a volte, anche di 1 kg. Una particolare caratteristica è quella di essere completamente rivestito dalle foglie che formano il “cartoccio” (le più interne sono commestibili). Durante il ciclo vegetativo è attaccato dalla cavolaia e dai pidocchi fino ai primi freddi. Nelle annate con autunno molto caldo la pianta continua a produrre foglie che formano il cartoccio, ma non la palla interna.

Tradizionalità

Questo cavolfiore ha la particolarità di essere completamente rivestito dalle foglie che formano il cartoccio. Di solito viene consumato fritto oppure cucinato col pomodoro. Le foglie del cartoccio, tenere e chiare, vengono lessate o utilizzate in zuppe. Si usa anche lessare il fiore e le foglie assieme e disporli sopra la bruschetta col brodo per mangiarle come zuppa.

Produzione

Nella provincia di Firenze sono probabilmente solo due i produttori che sicuramente utilizzano sementi autoriprodotte, le loro aziende si trovano a San Casciano Val di Pesa e a Soffiano, con una produzione complessiva di circa 10-15 quintali l’anno. La stessa quantità viene prodotta da quattro aziende della provincia di Arezzo, una delle quali, a Montevarchi, svolge proprio l’attività di riproduzione di seme di varietà autoctone. La vendita avviene totalmente nelle province di Firenze e di Arezzo, generalmente a privati direttamente in azienda.

Territorio interessato alla produzione:

Valdarno, dintorni di Firenze e provincia di Arezzo.

Pera coscia di Firenze PAT Toscana

Il prodotto deve la sua tradizionalità e qualità sia alla cultivar che si adatta perfettamente alle condizioni pedoclimatiche della zona le quali contribuiscono a conferire il particolare gusto al frutto, sia alla tecnica di produzione. La pera coscia è più precoce delle altre e si produce da almeno 100 anni. L’ottenimento di astoni in azienda…

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Cavolo nero riccio di Toscana PAT

Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perchè presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.

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Biscotti col riccio PAT Toscana

La tradizionalità del berlingozzo è dovuta alla particolare combinazione degli ingredienti, alcuni dei quali sono di origine locale come il vin santo e l’olio di oliva. I sistemi di lavorazione sono rimasti invariati nel tempo: la ricetta risale al tempo dei Medici, quando veniva utilizzato come antipasto. Oggi viene consumato inzuppato nel caffellatte a colazione…

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