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CILIEGIA DI MAROSTICA IGP

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CILIEGIA DI MAROSTICA IGP

L’IGP “Ciliegia di Marostica” è riservata ai frutti di ciliegio che rispondono alle condizioni e ai requisiti stabiliti dal regolamento (CE) n. 510/2006, indicati nel relativo disciplinare di produzione. La Ciliegia di Marostica, per il consumo fresco, è caratterizzata da un calibro elevato e un colore intenso che può variare da rosso fuoco a rosso scuro in relazione alle varietà. I frutti da immettere in commercio per il consumo fresco devono essere integri, sani, provvisti di peduncolo, puliti e privi di residui visibili sulla superficie. La pezzatura minima dei frutti destinati al consumo fresco è pari a 23 mm. I frutti destinati ad altri usi possono essere senza peduncolo, parzialmente integri e avere una pezzatura anche inferiore a 23 mm. Le caratteristiche commerciali per il prodotto fresco devono essere corrispondenti alle specifiche stabilite dalle norme comunitarie di commercializzazione vigenti.

Metodo di coltivazione

Per coltivare il prodotto, nel caso di nuovi impianti è necessaria un’idonea lavorazione meccanica della superficie interessata e l’analisi chimico fisica del terreno, mentre per gli impianti già esistenti devono essere garantiti l’illuminazione e l’arieggiamento delle chiome. Sono consentite tutte le forme di allegamento sia in volume sia in parete. Per la concimazione, gli elementi nutritivi da apportare devono essere finalizzati al raggiungimento e al mantenimento di un sufficiente livello di fertilità dei suoli. È obbligatoria l’esecuzione annuale della potatura al “bruno” per assicurare una produzione di qualità costante negli anni. La raccolta deve essere eseguita a mano e i frutti devono essere disposti in contenitori con pareti rigide. Prima dell’immissione al consumo, i frutti di scarto vengono eliminati. Fino al momento della consegna per la commercializzazione, i frutti devono essere mantenuti in luoghi freschi e ombreggiati per evitare lo scadimento della qualità e della conservabilità.

Legame tra il prodotto e il territorio

Il terreno su cui viene coltivata la “Ciliegia di Marostica” deriva in buona parte da rocce basaltiche, è particolarmente fertile, povero di azoto ma ricco di potassio. Il clima della zona si presenta mite e ventilato con quasi assenza di nebbie e protetto a nord dalla catena alpina e dolomitica. La denominazione del prodotto risale storicamente al 1400 e sembra essere legata alla vicenda storica della “partita a scacchi”: nell’anno 1454 Taddeo Parisio, castellano e governatore della “terra e castello nobile di Marostica”, a seguito della richiesta in moglie di sua figlia da parte di due cavalieri, decise (per evitare duelli) di darla in sposa a chi dei due avesse battuto l’altro a una partita a scacchi vivente. Così fu disputata la partita e il vincitore ebbe in sposa la figlia mentre il perdente ottenne la sorella del governatore. L’esistenza di un mercato delle ciliegie nella zona di Marostica, che si ripete annualmente dal 1950, conferma la vocazione di tale territorio per la coltura del ciliegio. Determinante della qualità e della fama della “Ciliegia di Marostica” IGP risulta il savoir-faire dei produttori, sia nella coltivazione dei frutteti, spesso situati in zone collinari e declivi, nonché nella particolare attenzione posta durate la raccolta manuale delle ciliegie.

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