Torrone di dentecane PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Il torrone di Dentecane è un dolce tipicamente prodotto in “stecche” di circa 150 gr l’una. Si presenta di colore bianco avorio tempestato di mandorle, nocciole o pistacchi.  Nella versione tradizionale ha un aspetto “vetroso” e trasparente, nella versione morbida e’ soffice e gustoso.   Può essere incartato a vista “nudo” oppure nelle tradizionali scatole strette e lunghe con i vari brand e riconoscimenti.

La lavorazione del torrone di Dentecane è strettamente artigianale: inizia dall’acqua che bolle nella torroniera creando l’effetto bagno maria. Si aggiungono quindi albume d’uovo, zucchero e miele. Si lascia cuocere lentamente a temperatura sostenuta per una notte intera ed il mattino seguente si aggiunge la frutta secca. Si estrae manualmente e si modella con appositi stampi tradizionali .  successivamente si lascia raffreddare e si procede al taglio. Eventualmente puo’ essere ricoperto di cioccolato all’interno di tunnel refrigerati.  Il processo si conclude con l’inscatolamento automatizzato.

Il torrone di Dentecane si sviluppa in questa zona proprio per la posizione strategica del territorio interessato, un tempo unica via di collegamento  tra i due mari. La fortuna di questo prodotto risiede proprio nelle sue doti, dalla conservazione all’energia e alle calorie rilasciate. Si diffonde così nel tempo diventando poi dono, quasi obbligatorio, per tutti i passanti della zona.  Nel corso degli anni si è ricavato uno spazio sul mercato grazie alla qualità assoluta delle sue materie prime e alla sapiente lavorazione, quasi maniacale, dei suoi produttori.

Territorio di produzione

Dentecane in provincia di Avellino

Struppolo PAT Campania

Gli struffoli sono dolci immancabili in tutte le case campane durante il periodo natalizio e sono un piatto antichissimo. Furono portati a Napoli, verosimilmente, dai Greci al momento della fondazione di Partenope. Greca è, con ogni probabilità, l’origine del nome, da “strongulus” che vuol dire “arrotondato” e richiama alla loro forma: gli struffoli, infatti, altro…
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Cannazze PAT Campania

Le origini delle cannazze risalgono al 700: a Calitri infatti già nel 1749 esisteva una manifattura che si serviva di canne sulle quali veniva messa la pasta ad asciugare. Era un’attrezzatura la cui vendita risulta da un atto del notaio calitrano Eligio Rinaldi datato 26 settembre 1749 ed installata all’epoca nella casa bassa davanti la…
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Fusillo di Gioi PAT Campania

Nell’area collinare del Cilento, ed in particolare nei comuni di Gioi, Orria, Salento, Stio, Campora, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Perito, Moio della Civitella si produce il fusiddo, il fusillo detto di Gioi Cilento, cioè una pasta lineare lunga dai 12 ai 15 cm. rigorosamente prodotta a mano. Come il fusillo di Felitto anche la storia…
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