Spumini o schiumini PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

spumén

Dolce a base di albumi d’uovo e zucchero semolato. Si montano con la frusta le chiare insieme allo zucchero, lavorando per circa 1 ora se l’operazione è fatta a mano, per 20-25 minuti se si usano le fruste elettriche. Con una tasca per dolci o due cucchiaini, si adagiano sulla placca imburrata o ricoperta con carta da forno delle palline di composto grandi poco più di una noce, tenendole a una certa distanza le une dalle altre. Si infornano a calore altissimo, portando però subito la temperatura a 160°, si cuociono a questa temperatura per 20-25 minuti, si spegne il forno e si tolgono dopo un’oretta, senza mai aprire lo sportello. Si staccano dalla placca solo quando sono freddi.

Tradizionalità

Il forno che si andava raffreddando dopo la cottura del pane era ideale per cuocere gli spumini. Occorreva maestria e pazienza per prepararli; riuscivano solo se le chiare venivano montate a neve sodissima e la temperatura del forno era ben regolata.

Curiosità

Si realizzavano i candidi spumini che, più minuti di quelli di oggi, erano chiamati a San Piero “sputi di monaca”.

Referenze bibliografiche

  • Ercolani, Vocabolario romagnolo – italiano, italiano – romagnolo, Ravenna, Edizioni del Girasole, 2002 (prima edizione 1971);
  • Vittorio Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 Grafiche Galeati;
  • Liliana Babbi Cappelletti, Civiltà della tavola contadina in Romagna, 1993 Idealibri s.r.l. Milano.

Territorio di produzione

Provincia di Forlì-Cesena.

Ciambelline PAT Emilia Romagna

I buslanein sono tipici della provincia di Piacenza, un tempo venduti soprattutto nei giorni di mercato agli angoli delle piazze. Fino a qualche decennio fa venivano regalati dai padrini ai cresimandi che portavano collane a bandoliera. Pare che queste ciambelline fossero già note ai primi del 1300 e che i monaci della Chiesa di San Savino ne…

Continua a leggere

Ciambella ferrarese o brazadela PAT Emilia Romagna

Farina grano tenero tipo “0”, zucchero, uova, latte, burro, lievito chimico, anice, sale, scorza di limone grattugiata. Ad impasto omogeneo, si formano dei filoni, che poi si avvolgono su se stessi, mettendoli in padelle si procede alla segnazione e lucidatura e cospargendoli con zucchero. Si cuociono. Viene commercializzata in giornata anche in sacchetti di plastica.

Continua a leggere

Mosto cotto PAT Emilia Romagna

A base di succo d’uva, farina bianca, zucchero. Preparazione Aggiungere al mosto o al succo d’uva, passati al colino, un po’ di zucchero, quindi unire la farina ben stemperata nella proporzione di un cucchiaio per ogni bicchiere di liquido; amalgamare bene, mettere la casseruola sul fuoco e far bollire, mescolando con un cucchiaio di legno,…

Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *