Prodotto Agroalimentare Tradizionale del PIEMONTE
La bassa Valle Scrivia è una delle zone più vocate per la coltivazione del sedano; in quest’area, secondo tradizione, si coltivava, sino alla metà degli anni ’90, un particolare ecotipo di sedano dorato afferente alla specie Apium graveolens var.dulce denominato Sedano dorato di Alluvioni Cambiò. L’ecotipo in questione presenta una tipica colorazione della parte edule verde chiaro a coste larghe ed avviluppanti.
Si trattava di una selezione locale di sedano dorato coltivato da molti decenni nelle aree pianeggianti ed
alluvionali del comune di Alluvioni Cambiò. Per la produzione della semente si utilizzavano piante afferenti all’ideotipo Sedano dorato di Alluvioni Cambiò, selezionate (nella fase di ultima raccolta) dagli stessi operatori commerciali per alcuni caratteri fenotipici ottimali quali lunghezza e dimensione dei piccioli, colorazione delle coste, dimensione dei cespi.
Le piante selezionate venivano, un tempo, coltivate in vaso, tenute al riparo dal freddo in apposite serre o in ambienti riparati e lasciate andare a seme. Nella primavera successiva dalle piante selezionate si sviluppavano scapi fiorali portati su steli ramificati; dopo la fase di fioritura/allegagione si procedeva al taglio delle infiorescenze ed alla separazione dei semi dalle parti del fiore.
La semente ottenuta veniva conservata in ambiente fresco ed asciutto ed utilizzata per la preparazione di piante per gli investimenti produttivi per alcuni anni. In passato si utilizzava esclusivamente l’ecotipo locale di sedano dorato selezionato in zona dagli stessi operatori agricoli; oggi gli orticoltori ricorrono all’utilizzo di varietà commerciali sia a costa dorata che verde ed il materiale di propagazione è predisposto da aziende vivaistiche che operano a livello locale.
I materiali genetici oggi coltivati nella tipica area di produzione alessandrina presentano piante con fogliame di colore verde chiaro, coste tenere, profumate, di colore verde, ben sviluppate (alte fino a 60 cm dal suolo). I sesti di impianto adottati (distanze tra le file di 45-50 cm con interfila di 30 cm) conferiscono al prodotto, accanto ad una naturale eziolatura degli steli, una minor fibrosità dei tessuti. I terreni ideali per la coltivazione dei sedani devono essere caratterizzati da elevata presenza di sabbia e limo al fine di favorire un significativo approfondimento delle radici; gli apporti di elementi fertilizzanti al terreno devono privilegiare concimi a base di fosforo e potassio.
Per favorire lo sviluppo della vegetazione si effettuano, durante l’intero ciclo colturale, frequenti irrigazioni data la notevole richiesta d’acqua da parte della coltura; gli apporti idrici possono essere effettuati sia per scorrimento sia utilizzando sistemi di adacquamento localizzati disposti lungo le file. Alla raccolta, subito dopo il taglio, i sedani vengono mondati per eliminare le foglie esterne deteriorate.
ZONA DI PRODUZIONE
La zona di produzione comprende i comuni di Alluvioni Cambiò, Isola Sant’Antonio, Castelnuovo Scrivia, Molino dei Torti, Alzano Scrivia, Guazzora, Sale. Queste località fanno parte del comprensorio della Bassa Valle Scrivia.
TRADIZIONALITÀ
La coltivazione dei sedani ha radici storiche nell’areale; già diffusa prima della seconda guerra mondiale, si è andata via via specializzando. A sostegno del settore produttivo nel 2011 si è svolta, ad Alluvioni Cambiò, la XXXIII edizione della “Sagra del Sedano di Alluvioni Cambiò”
Pan Barbarià PAT
Pan Barbarià significa “pane imbarbarito”, e deve il suo nome alla farina usata per produrlo. Questa infatti era ricavata dai raccolti di montagna, in cui si seminavano insieme sia la segale che il grano. La coltivazione mista aveva il suo perché nelle caratteristiche dei due cereali: resistente al freddo la segale, ma di stelo lungo…
BISECON o BISECUN PAT Piemonte
Il Bisecon è un salume cotto di trippa (Buseca = trippa) che può contenere anche varie parti della testa del maiale. La grana è quella di un salame cotto.
Mustardela PAT
La Mustardela è un insaccato di colore viola scuro, dall’ aspetto asciutto e di consistenza dura. I componenti sono: sangue di suino, testa, gola, fegato, ciccioli, cotenne; per la concia si aggiungono oltre al sale, pepe e altre spezie. In aggiunta per insaporire maggiormente la carne si prepara anche un soffritto di cipolla, aglio e…
Grissia Monferrina PAT
La Grissia monferrina è un pane che rientra nella tipologia “a pasta dura”, tipico del Monferrato. Il formato classico si aggira tra i 220 e i 300 grammi mentre il Grission varia da 500 grammi a un chilogrammo. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso alcuni panettieri hanno anche iniziato a preparare forme più…