
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
L’etimologia della parola roccocò, rimanda a “roccia artificiale”, poiché questo dolce natalizio, immancabile su tutte le tavole della Campania a partire dal giorno dell’Avvento e per tutto il periodo natalizio, ha una consistenza particolarmente dura e un aspetto quasi marmoreo, dovuto alla presenza delle mandorle. è un biscotto secco, a forma di ciambella schiacciata di colore marrone scuro, la cui pasta è a base di mandorle e canditi.

Secondo la ricetta originale, per ottenere il roccocò tradizionale si deve lavorare su un ampio piano dove disporre la farina a fontana e mettervi al centro zucchero, pepe bianco, chiodi di garofano, scorze di agrumi canditi, la buccia grattata di 1/2 arancio, una o due gocce di estratto di cannella, una goccia di ammoniaca e, infine, delle mandorle precedentemente tostate e tritate, insieme ad altre mandorle intere. La base così preparata va lavorata a lungo, aggiungendo continuamente acqua fino ad ottenere una pasta di media consistenza, abbastanza dura da non attaccarsi sul tavolo. La pasta ottenuta va divisa in piccoli pezzi che vanno chiusi a ciambella, spennellati con l’uovo battuto e infornati per circa 10 minuti fino a che non si coloriscono. Il roccocò viene anche consumato a fine pasto bagnato in vini liquorosi.
Territorio di produzione
Intera regione Campania

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‘ndunderi PAT Campania
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Roccocò PAT Campania
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