Riserva Naturale Orientata Duna Costiera Ravennate e Foce Del Torrente Bevano – Emilia Romagna

Fonte @Raggruppamento Carabinieri Biodiversità

È uno dei siti con maggiore diversità ambientale in ambito litoraneo della Regione Emilia Romagna. In esso ricadono la foce del Torrente Bevano, ultimo estuario meandriforme dell’alto Adriatico libero di evolvere naturalmente, cinque chilometri di dune costiere attive con alle spalle la pineta litoranea a Pinus pinaster e il sistema di zone umide perifluviali salmastre dell’Ortazzino e dell’Ortazzo. Il sito comprende anche la fascia marina costiera per circa 300 metri di larghezza. La foce del Bevano vera e propria occupa un’area di circa 40 ettari e testimonia, con i suoi equilibri tra acque e sabbie mutevoli in base agli andamenti stagionali di maree e portate fluviali, come doveva essere l’intera fascia costiera regionale prima dei massicci interventi antropici.

Habitat

Sono presenti i seguenti habitat tutelati dalla Direttiva UE Habitat:

  • 1210: Vegetazione annua delle linee di deposito marine
  • 2110: Dune embrionali mobili
  • 2120: Dune mobili (dune bianche) con presenza di Ammophila arenaria
  • 2160: Dune con presenza di Hippophae rhamnoides

Partendo dalla battigia si possono idealmente distinguere 6 zone:

  • una prima zona afitoica priva di vegetazione a causa del moto ondoso;
  • una zona prossima alla battigia con vegetazione pioniera annuale a limitata copertura (Salsolo kali-Cakiletum maritimae);
  • una zona tipica delle dune embrionali (Echinophoro spinosae-Elymetum farcti);
  • una zona delle dune vive (mobili) o dune bianche (Echinophoro spinosae-Ammophiletum arundinaceae);
  • una zona delle dune consolidate (Sileno coloratae-Vulpietum membranaceae);
  • una fascia a componente arbustiva, preforestale (Junipero communis-Hippophaetum fluviatilis).

Nelle bassure retrodunali, in considerazione della presenza di acqua e umidità, si rileva la presenza di diverse piante tipiche; le due specie più importanti e tipizzanti sono il giunchetto nero e la canna di Ravenna (dell’associazione Eriantho ravennae-Schoenetum nigricantis).

Nell’ambito della Foce del Torrente Bevano, a causa della presenza di ambiti salmastri restrostanti la foce stessa, si possono rilevare insieme a specie vegetali psammofite, specie alofile od alo-tolleranti di particolare interesse naturalistico.

L’area immediatamente a sud della foce è chiamata Ortazzino: comprende infatti i meandri fossili del torrente, parte delle dune costiere, i retrostanti prati umidi salmastri con falda affiorante, oltre a prati aridi con arbusteti termofili naturali, dominati da Ginepro (Juniperus communis) e Olivello spinoso (Hippophae rhamnoides).

In questo complesso di zone umide e dune sono presenti quasi tutti i tipi di vegetazione alofila nord-adriatica, dai salicornieti annuali e perenni, agli spartinieti e giuncheti marittimi, al puccinellieto. L’ambiente della foce del Torrente Bevano è quindi caratterizzato, oltre che da vegetazione tipica delle dune costiere, da habitat salmastri di pregio naturalistico molto elevato: lagune costiere, prati alofili e pascoli inondati a Spartina (Spartina marittima), Salicornia (Salicornia veneta*, specie protetta dalla Direttiva UE Habitat in modo prioritario), Giunco (Juncus maritimus) e Puccinellia (Puccinellia palustris).

Flora
COMUNITÀNOME SCIENTIFICONOME
CAKILETO(vegetazione alofila pioniera)Cakile maritimaRuchetta di mare
Xanthium italicumNappola
Salsola kaliSalsola
AGROPIRETO(vegetazione pioniera dune mobili)Agropyron junceum (Elytrigia juncea)Gramigna delle spiagge
Cyperus capitatusZigolo delle sabbie
Chamaesyce peplis(Euphorbia peplis)Euforbia delle sabbie
Calystegia soldanellaSoldanella marina
AMMOFILETO(vegetazione epidunale consolidante)Ammophila arenaria (Ammophila littoralis)Sparto pungente
Euphorbia paraliasEuforbia delle dune
Echinophora spinosaFinocchio delle spiagge
Medicago marinaErba medica marina
Eryngium maritimumCalcatreppola marina
TORTULETO-SCABIOSETO(vegetazione epidunale consolidante)Tortula ruraliformisTortula
Lomelosia argentea(Scabiosa argentea)Vedovella
Teucrium capitatumCamedrio polio
SILENO-VULPIETO(vegetazione terofitica dei mosaici dunali)Lagurus ovatusPiumino
Silene colorataSilene
Vulpia membranaceaVulpia
Ambrosia coronopifoliaAmbrosia
SCHOENO-ERIANTETO(vegetazione igrofila di depressione)Erianthus ravennaeCannuccia di Ravenna
Schoenus nigransGiunco nero
Holoschoenus romanusGiunchetto minore
Juncus littoralisGiunco di Tommasini
Ambrosia coronopifoliaAmbrosia
JUNIPERO-HIPPOPHAETO (cespuglieti litoranei)Juniperus communisGinepro
Hippophae rhamnoidesOlivello spinoso
Phillyrea angustifoliaFillirea
Asparagus acutifoliusAsparago
Rubus ulmifoliusRovo
Fauna

Si tratta di uno degli ultimi e importanti siti a livello regionale per la salvaguardia degli uccelli nidificanti Charadrius alexandrinus – Fratino (in allegato I Dir. Uccelli) e Haematopus ostralegus – Beccaccia di mare (allegato II Dir. Uccelli).

Per ulteriori informazioni riguardo le norme di fruizione della riserva, il centro visita e le attività in corso visita rgpbio.it Riserva Naturale Orientata Duna Costiera Ravennate e foce del torrente Bevano

Vedi Classificazione Aree Naturali Protette

Riserva Naturale Fiume Ciane e Saline di Siracusa

Il fiume Ciane, il cui nome viene dal greco cyanòs che significa azzuro, nasce a Cozzo del Pantano, nella pianura alluvionale di Siracusa, dalle sorgenti Testa di Pisimota e Testa di Pisima, quest’ultima è principale ed appare come un laghetto di acqua di colore azzurro, sulle cui rive cresce il papiro.

Leggi di +

Laguna di Orbetello: oasi del WWF

L’oasi della laguna di Orbetello si estende per 850 ettari ed è una zona umida di importanza internazionale. La laguna è salmastra ed a tratti affiorano isolotti di limo ricoperti da vegetazione palustre.

Leggi di +

Riserva Naturale Antropologica i Pisconi – Basilicata

L’area faceva parte del complesso forestale demaniale di Lagopesole, interamente gestito dall’Azienda di Stato per le Foreste Demaniali fino agli anni ’70. La Riserva si estende su un territorio collinare compreso tra i 700 metri e i 1000 metri circa. I terreni della Riserva sono arenarie molto cementate e, come le altre formazioni dell’area centrale…

Leggi di +

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *