Propoli PAT Toscana

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Toscana

La propoli naturale ha consistenza solida, colore marrone scuro, odore e sapore persistenti. Viene poi diluita in essenza alcolica e confezionata in boccette provviste di contagocce. Per raccogliere la propoli si utilizzano reti metalliche che vengono prima disposte all’interno degli alveari, quindi estratte, riposte in appositi contenitori e trasportate nel laboratorio, dove si procede all’estrazione manuale della propoli e al suo confezionamento. Si produce nel mese di agosto.

Tradizionalità

La propoli è un prodotto conosciuto da tempo immemorabile. Rispetto al passato, vi sono stati miglioramenti nella tecnica di estrazione del prodotto, che un tempo veniva grattato dall’interno dell’alveare. Si consuma abbinata al miele.

Produzione: Il prodotto si inserisce, insieme a pappa reale e polline, nella gamma di produzione del miele che è l’elemento trainante per tutte le aziende del settore. La produzione annua di tutta la regione si aggira intorno ai 40 quintali, tuttavia il settore risente della concorrenza del prodotto cinese che viene venduto a prezzi molto più bassi. In Toscana sono presenti tre associazioni che riuniscono i principali produttori apistici della regione. Tutti gli anni nei mesi di settembre-ottobre a Montecatini Terme viene organizzata la manifestazione Miele e salute dove viene presentata anche la propoli. Le modalità di commercializzazione più diffuse sono la vendita diretta in azienda a privati, ai negozianti locali e ai grossisti.

Territorio di produzione

Tutta la Toscana.

Amaretti di Carmignano PAT Toscana

L’origine di questa ricetta risale a fine ottocento e precisamente nel 1897 ad opera del sig. Giovanni Bellini di Carmignano detto I’ Fochi per il carattere impetuoso che gli si attribuiva, da qui la denominazione Amaretti Di’Fochi. Grazie alla sua maestria pasticcera seppe conferire un sapore particolare che distingue e caratterizza questo prodotto rispetto ad…

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Cavolo nero riccio di Toscana PAT

Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perchè presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.

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Palamita PAT Toscana

Il prodotto vanta origini antiche. La lavorazione e l’uso della palamita sono praticati da secoli da parte di pescatori che la consumano prevalentemente nel periodo invernale. Oggi la palamita è un prodotto ricercato, non facilmente reperibile se non presso pochi pescatori.

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