
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Muffettate, Pitteddhe, Pittedde.
Dolci simili a crostatine, dalla forma di piccola guantiera dai bordi rialzati, guarnite con confettura d’uva. Alla farina tipo 00 (oppure farina di grano duro setacciata) si aggiunge un 20% di olio d’oliva, buccia di limone (finemente grattugiata) e poco sale. Si impasta a lungo il tutto, sino ad ottenere una pasta elastica, aggiungendo se necessario un poco d’acqua. Si stende tutto con il matterello e, aiutandosi con una tazzina da caffè o con una fustella, si ricavano dei dischi di pasta. Al centro di ognuno di questi si pone una cucchiaiata di mostarda ( prodotto tipicamente salentino già presente nell’Elenco Ministeriale dei Prodotti Tradizionali), ovvero di confettura d’uva da vino. Si stende il tutto e, lavorando con i polpastrelli del pollice e dell’indice di entrambe le mani, si arricciano i bordi in modo da formare una sorta di piccole guantiere.

Le pitteddhre si cuociono in forno e, quando la pasta si presenta croccante, si estraggono. Nella tradizione familiare, una volta fredde, venivano conservate in scatole di latta o nelle classiche capaseddhre.
Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
Trattasi di un dolce povero e molto popolare di consolidata tradizione familiare (come dimostra la sua comune diffusione in quasi tutti i paesi della provincia)
Fonti Bibliografiche sono riscontrabili in “Frammenti di Speciale Gastronomia Gallipolitana” di Elio Pendinelli tratto da L’Uomo e il Mare AA.VV. 1991 pag. 60 ed in “Natale IN – Dai luoghi della memoria al tempo della riflessione. Rassegna di contributi e testimonianze” Parabita – AA.VV. 1995 pag. 29 .
Territorio
Provincia di Lecce

Lagane PAT
Tagliatella molto stretta di circa 0,5 cm di larghezza x 25-40 cm di lunghezza, di colore giallo dorato. Impasto della semola di grano duro con acqua e uova (circa 200 g di uova/Kg di semola). Taglio e formazione della tagliatella molto stretta di circa 0,5 cm di larghezza x 25-40 cm di lunghezza, essiccazione all’aria.

Cacioricotta caprino orsarese PAT
La cacioricotta caprino orsarese fresca, è ottima se servita con il miele, mentre se è stagionata viene grattugiata per dare un sapore unico a qualsiasi piatto di pasta! Formaggio fresco di latte ovino, caprino o misto, a forma cilindrica, dal sapore delicato. Stagionato, si presta a essere grattugiato su primi piatti. Come indica il nome, è prodotto con una…

Paposcia PAT
La paposcia è una focaccia conosciuta già ai tempi del XVI secolo. Prodotto da forno largamente diffuso nelle pizzerie, panifici, Supermercati, Alberghi e Hotels Garganici, Provinciali e Regionali per la sua appetibilità organolettica e per la versatilità nelle diverse destinazioni gastronomiche grazie all’ottimale e gustosa consistenza dell’impasto e al gusto soffice ed equilibrato a cui…