
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
La pastiera è il dolce pasquale napoletano per eccellenza: famosissimo in tutto il mondo e immancabile sulle tavole campane. è costituito da una base di pasta frolla tradizionale, riempita da un composto ottenuto da ricotta, zucchero, strutto, grano duro cotto, uova, acqua di millefiori e vaniglia, la cui parte superiore è decorata dalla restante parte di pasta frolla tagliata a striscioline, che vengono distribuite in modo da formare delle losanghe, la pastiera viene, poi, cotta in forno e spolverata di zucchero a velo.

La leggenda della pastiera
La sua origine è legata ad una leggenda che vede come protagonista è la sirena Partenope. Costei dimorava nel golfo di Napoli e ogni primavera emergeva dalle acque per cantare per gli abitanti del golfo; un anno il suo canto fu così straordinario che tutta la popolazione accorse verso il mare portando a Partenope dei doni per ringraziarla.
La sirena ricevette la farina, cioè la forza e la ricchezza della campagna, la ricotta, omaggio dei pastori, le uova, simbolo della vita che sempre si rinnova, il tenero bollito nel latte, a prova dei due regni della natura; l’acqua di fiori d’arancio, per rappresentare i profumi della terra, le spezie, in onore dei popoli più lontani del mondo ed infine lo zucchero, per esprimere l’ineffabile dolcezza profusa dal canto della sirena.
Quest’ultima, felice per tanti doni, li depose ai piedi degli dei, che riunirono e mescolarono con arti divine tutti gli ingredienti, trasformandoli nella prima Pastiera.
La pastiera e la primavera
Di vero, in quest’affascinante leggenda c’è sicuramente il legame con la primavera: pare, infatti, che le antenate delle pastiere fossero preparate in occasione delle antiche feste pagane che ne celebravano il ritorno. La versione odierna fu realizzata delle suore dell’antichissimo monastero di San Gregorio Armeno, che vollero celebrare la Risurrezione mediante una simbologia che unisse il profumo dei fiori dell’arancio del giardino conventuale con la bianca ricotta ed il grano e le uova, simbolo di nuova vita, l’acqua di mille fiori odorosa come la primavera, il cedro e le spezie asiatiche.
Da allora le suore, divenute maestre nella complessa manipolazione della pastiera, nel periodo pasquale ne confezionavano in gran numero per i nobili ed i ricchi borghesi. La pastiera va confezionata con un certo anticipo, non oltre il Giovedì o il Venerdì Santo, perché si riposi e tutti gli ingredienti si amalgamino bene tra loro all’interno dei tipici ruoti di ferro stagnato dove viene cotta, servita e finanche venduta, poiché è talmente fragile che a sformarla si rischia di disfarla irrimediabilmente.
Territorio di produzione
Napoli e provincia

Pane di Calitri PAT Campania

Mustaccioli PAT Campania

‘nfrennula PAT Campania
Si produce nella zona di Sant’Agata de Goti, Durazzano, Dugenta, Limatola, in provincia di Benevento. Si tratta di un Tarallo salato dalla caratteristica forma ad otto, di forma irregolare. Il colore è dorato con richiami bruni ed evidenza della lucentezza tipica dell’olio extravergine di oliva. il diametro è di circa 5 cm.
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