Panelle PAT Sicilia

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sicilia

Prodotto di stuzzicheria di forma svariata ottenuto da un impasto di farina di ceci, acqua, sale e pepe.

Descrizione delle metodiche di lavorazione e stagionatura: Procedimento: versare 400 gr. di farina di ceci in una pentola con un litro di acqua salata e porla sul fuoco moderato, rimescolando continuamente finchè l’impasto si sarà addensato e si staccherà dalle pareti del recipiente. Versare il composto sulla spianatoia precedentemente inumidita e con la lama bagnata di un grosso coltello, uguagliare la superficie e allargarla finchè raggiungerà lo spessore di ½ centimetro. A freddo, ritagliare dei rettangoli di qualche cm. di lato e friggerli in abbondante olio d’oliva. Spolverizzare con pepe macinato al momento e servire le “panelle” caldissime.

Elementi che comprovino che le metodologie siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni: Rif. Bibl. Giuseppe Bonomo, “alla salute della Santuzza” in tutt’Italia

Territorio di Produzione: Città di Palermo, e alcune zone della provincia.

Ossa di morto PAT Sicilia

Palazzolo Acreide: Tradizione secolare del pasticcere Corsino (1889) in Palazzolo Acreide.
Acireale: “Accanto ai pesanti frutti di marzapane che raffiguravano mele, susine, cipolle e fichi d’india
dipinti con colori accesi e lustri, biancheggiavano le ossa di morto sulle loro piccole basi scure, fatte di pasta gustosa e un po’ morbida mentre la parte superiore scricchiolava…

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Vinu cotto e mustazzoli PAT Sicilia

I mostaccioli siciliani è un dolce tipico del mio paese di origine: Nicosia, sono dolcetti a base di fichidindia di origini antichissime, sembra infatti che essi fossero preparati ai tempi dei romani.

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Oliva a puddascedda di Buccheri PAT Sicilia

Gli anziani di Buccheri raccontano che la prima oliva da mensa era l’oliva a puddascedda, cioè olive verdi del tipo Nocellara etnea (detta virdisa), raccolta assai presto (seconda metà di settembre), schiacciata e messa in acqua salata. Così viene descritta nel Ricettario dell’osteria u locale dei fratelli Formica, da cui si ricava il giusto modo…

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