Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
Spoja lorda, mnëstra imbutida
Farina e uova per la sfoglia. Il ripieno è costituito da ricotta o raviggiolo, parmigiano reggiano uova, sale. La cottura è prevista nel brodo. Per questa specialità, tipicamente romagnola, preparate una normale sfoglia con farina e uova. Stendete l’impasto in 2 sfoglie uguali piuttosto sottili. Preparate un ripieno simile a quello dei cappelletti, mescolando insieme di ricotta freschissima, di parmigiano grattugiato, uovo e un pizzico di sale. Fate amalgamare bene i vari ingredienti, quindi stendete l’impasto su una delle due sfoglie. Ricoprite con l’altra la sfoglia e pressate leggermente in modo da far aderire bene le due superfici. Ritagliate la pasta in quadratini di circa 2 cm di lato e fateli cuocere in un buon brodo di carne. Servite la minestra appena pronta con abbondante parmigiano grattugiato.
Tradizionalità
Spoja lorda (pasta ripiena) Era una minestra che si faceva principalmente quando rimaneva del ripieno da cappelletti. Si impastava la farina con uova e sale per una sfoglia sottile. La spoja era “lordata” interamente dal ripieno.
Referenze bibliografiche
- Contoli, Guida alla veritiera cucina romagnola, 1963 – Calderini Edizioni;
- Manzoni, Così si mangiava in Romagna, 1977;
- Walberti Edizioni; F. Martini, Romagna in bocca, 1977 Editrice “Il Vespro”;
- Tonelli, A Tavola con il contadino romagnolo, 1986 -Grafiche Galeati Imola;
- Molinari Pradelli, La Cucina della Romagna, 1998 – Newton & Compton editori s.r.l..
Territorio di produzione
Territorio della Romagna.
Marrone del Montefeltro PAT Emilia Romagna
Nel Montefeltro si producono marroni da una varietà locale chiamata “Gentile” e che può essere indicato come “Marrone del Montefeltro”. Frutto adatto al consumo fresco e per l’industria. Per descrivere questa varietà sono state identificate le caratteristiche di due suoi cloni (Botticella e Monte San Benedetto) dalle quali si sono desunti i seguenti elementi: pianta…
Marmellata di more PAT Emilia Romagna
A base di more di rovo, zucchero e limone. E’ particolare l’utilizzo di more di gelso in sostituzione di quelle di rovo in alcune aree. Una volta raccolte le more si lavano e si bollono. Terminata la cottura i frutti vengono schiacciati e passati al setaccio per eliminare i semi. Al composto così ottenuto si…
Fragola di Romagna PAT
In Romagna la coltura della fragola si è sviluppata fortemente a partire dal secondo dopoguerra. Risale al 1961 il primo Convegno Nazionale della Fragola, anno in cui l’Emilia-Romagna era la leader a livello nazionale di questa coltura. Allora i fragoleti erano a pieno titolo inseriti nel paesaggio rurale dell’entroterra. A Gambettola si tiene ormai da ventotto anni la “Sagra della fragola”.