
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Puglia
Meranganata de Santu Ronzu, parmigiana de Santu Ronzu
Tortino a base di melanzane fritte, variamente farcito, cosparso di salsa di pomodoro e cotto in forno

Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Si nettano e si affettano le melanzane si passano nella pastella (oppure prima nell’uovo sbattuto e poi nella farina) e si friggono in abbondante olio di oliva extravergine. Si sgocciolano ben dorate e si dispongono a strati in una teglia, cospargendo man mano con sugo di pomodoro fresco al basilico, pecorino grattugiato e facoltativamente, capperi sott’aceto; si termina con sugo di pomodoro e formaggio, si pone a cuocere in forno molto caldo e si serve subito. Tradizionalmente si usa cuocerla alla brace utilizzando il tradizionale forno di campagna che è un grande coperchio di lamiera zincata sul quale si dispone la brace rovente.
La versione sopra descritta, è quella tipica salentina, ma esistono molte versioni arricchite che utilizzano, al posto dei capperi, fettine di uova sode, fette di mozzarella o caciocavallo e fettine di salame o mortadella al pistacchio o ancora polpettine di manzo al ragù.
Questa versione di parmigiana può costituire anche un piatto unico ideale nelle scampagnate all’aperto e costituisce – insieme al galletto – il menu tradizionale, che viene imbandito in occasione della ricorrenza della festa di Sant’Oronzo (25-26-27 agosto a Lecce)
Elementi che comprovino che le metodiche siano state praticate in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai 25 anni
L’origine molto antica di questo piatto, è accreditata, da molti autori di libri di cucina salentina. Tra queste fonti bibliografiche:-
- Guida Gastronomica d’Italia, DE AGOSTINI 1979 pag. 463.
- Guida Turistica Gastronomica di Puglia, DE AGOSTINI 1979 pag. 53
Territorio
Lecce

Cime di zucchina BAT PAT
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Sanguinaccio leccese PAT
Il sanguinaccio leccese è una particolare preparazione per insaccati, a base di sangue suino ed interiora. L’impasto ottenuto viene poi insaccato, utilizzando il budello dello stesso maiale usato per ottenere il sanguinaccio.

Boccione minore PAT
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