Maltagliati, puntarine, malfatti, malfattini, lasagnotti PAT Emilia Romagna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna

meltajé, maltajéd, meltajéd

Minestra a base di uova e farina da cuocere in brodo di carne o di fagioli. Di forma irregolare e dimensioni varie, spessore di circa 2-3 mm. Si prepara il classico composto fino ad ottenere un impasto di consistenza soda e con superficie lucida. Viene stesa la sfoglia con l’ausilio del mattarello fino ad uno spessore di circa 1-2 cm. Si taglia la pasta a strisce di circa 1 cm di larghezza (come le tagliatelle); una volta asciugate le strisce di sfoglia vanno tagliate grossolanamente con un particolare strumento detto “mezzaluna” o con il coltello.

Tradizionalità

I maltagliati derivano dall’usanza di recuperare gli avanzi della pasta all’uovo quando si preparavano le tagliatelle, tagliando a pezzetti i bordi irregolari che restavano inutilizzati. Questi pezzi di pasta mal tagliati, per l’appunto, erano usati principalmente nella cucina povera, in particolar modo per la pasta e fagioli. Ancora oggi è rimasta questa usanza, ma i maltagliati sono passati da essere un piatto di recupero a una vera e propria forma di pasta all’uovo. L’Artusi afferma che in passato i “malfattini” erano preparati in ogni casa e se ne faceva un uso quasi giornaliero.

Referenze bibliografiche

  • Mattioli A. “Vocabolario Romagnolo-Italiano” Tipografia d’I. Galeati e Figlio Imola, 1879;
  • Artusi P. “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” Collezione “I Garzanti-Vallardi” Aldo Garzanti Editore, Milano 1978, pag. 448.

Territorio di produzione

Provincia di Forlì-Cesena ma in uso in tutta la Romagna.

Panzanella PAT Emilia Romagna

Pane raffermo, cipolla, pomodoro, erbe odorose. Mettete a bagno il pane ricoprendolo di acqua fredda; dopo circa un’ora è molle al punto giusto; da strizzare e mettete in una ciotola (o terrina) ampia, adatta alle insalate. Aggiungete la polpa dei pomodori infranta con le dita o tagliata a dadini (se preferite), poi la cipolla affettata;…

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Casecc PAT Emilia Romagna

Al latte appena munto si aggiunge il caglio. Coagula in trenta minuti. Dopo la rottura della cagliata, effettuata con le mani o con appositi attrezzi, la massa viene posta nelle fascere. La salatura si effettua a secco, rigirando le forme ogni 12 ore e salando nuovamente, fino ad un massimo di due giorni. Matura in…

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Tardùra o stracciatella PAT Emilia Romagna

Si faceva nelle grandi occasioni: Corpus Domini, Pasqua, cresime, battesimi, matrimoni. La minestra del paradiso, come anche tutte le altre minestre in brodo, era considerata un ricostituente di lusso che si preparava per darla da mangiare solo a quelli che in casa erano ammalati o convalescenti. La puerpera, ad esempio, con le galline ricevute in…

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