Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli Venezia Giulia
Il fagiolo plombin, detto anche “dal voglut” (in dialetto occhietto) per la decorazione che ha sul dorso, simile a un occhio, è caratterizzato da un ilo scuro. È una varietà tradizionale di buona produttività, adatta sia alla produzione di granella verde che secca, ma che richiede lunghi tempi di cottura.
La semina avviene a mano e richiede fino a quattro passaggi, vista la grande scalarità. Le piante crescono avvolgendosi su bastoni di legno o su canne e la raccolta avviene manualmente ed è seguita dalla trebbiatura dopo l’essicazione all’aria dei baccelli.
Dalle testimonianze raccolte nei comuni di Prato Carnico e di Arta risulta che i plombins sono coltivati da oltre 50 anni. Le persone residenti ad Arta fanno risalire la coltivazione a prima della II guerra mondiale. Progressivamente, però, a partire dai primi anni del dopoguerra, i fagioli plombins sono stati sostituiti dai borlotti, più produttivi.