Erica, Calluna vulgaris

NOME COMUNE: Erica

DESCRIZIONE E STORIA

La Calluna vulgaris è un arbusto sempreverde molto coltivato sia per le sue caratteristiche estetiche, fa dei bellissimi fiori, sia perchè è una pianta rustica che non ha bisogno di grandi attenzioni per essere coltivata. Le foglie della Calluna sono molto apprezzate specialmente nel periodo invernale perchè assumono una colorazione dorata che le rende affascinanti. Si consiglia l’utilizzo esterno.

CLASSIFICAZIONE BOTANICA

DOMINIO: Eukaryota
DIVISIONE: Magnoliophyta
CLASSE: Magnoliopsida
ORDINE: Ericales
FAMIGLIA: Ericaceae
GENERE: Calluna

ETIMOLOGIA DEL NOME / STORIA E TRADIZIONI: L’Erica è una pianta da sempre sfruttata, infatti il suo legno veniva usato per creare scope e per coprire i tetti delle capanne. Durante il Medioevo veniva usata, invece, per la sua proprietà di “rompere i sassi della vescica” – Mattioli.

La Calluna è una pianta sempreverde appartenente alla famiglia delle Ericaceae, molto diffusa in Africa, Asia minore, Europa settentrionale e America settentrionale. Questa pianta deve il nome al suo tradizionale utilizzo per la realizzazione di scope e ramazze, si distingue per il bel fogliame e massimamente per la sua fioritura, dalle tinte rosacee e violette.

NOTE: Il miele di Erica è un prodotto molto famoso, anche se in Italia è una rarità. Oltre le Alpi, negli stati con influenza oceanica e nel Nord Europa (ma anche Nuova Zelanda e U.S.A.), è infatti un prodotto molto conosciuto e utilizzato.

DOVE SI TROVA

HABITAT: Cresce anche oltre i 2000-2500 m di altitudine. Ama i terreni acidi, rocciosi e aridi. Predilige i boschi di conifere.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: I fiori di Erica si raccolgono durante la fioritura (Maggio-Settembre).

TERRENO Per quanto riguarda il terreno, questa specie necessita di un substrato ricco di humus, acido, che deve essere costantemente bagnato ed umido.

TIPOLOGIA PIANTA La Calluna, Erica vulgaris, chiamata anche brugo, è una pianta ornamentale di facile coltivazione sia in vaso che in piena terra. La pianta, a portamento cespuglioso, presenta una chioma molto ricca formata da folti rami ascendenti, alti circa 30 cm, ricoperti da numerose piccole foglie, persistenti, aghiformi, disposte su 4 linee lungo i rami. I fiori, infiorescenze a forma di spiga, hanno la forma di piccole campane il cui colore va dal bianco al rosa, dal giallo al viola nelle varietà ibride.

ANNAFFIATURA Per l’irrigazione, si consiglia di non esagerare con le annaffiature e di evitare che il terreno resti eccessivamente bagnato o paludoso. Un’annaffiatura regolare è l’ideale per questa pianta.

ESPOSIZIONE La Calluna Vulgaris ama la collocazione in spazi all’esterno, nel periodo invernale si consiglia di tenere la Calluna esposta a sud, ed è molto importante che la temperatura non scenda mai sotto lo zero.

MALATTIE E PARASSITI La Calluna è una pianta resistente ai parassiti e tra le malattie soffre il marciume delle radici causato dai ristagni idrici e come tante altre piante ornamentali teme la clorosi se il terreno è calcareo.

PROPRIETA’ E BENEFICI

COMPONENTI

  • Tannini
  • Arbutina
  • Flavonoidi e Proantocianidoli
  • Acido citrico e fumarico
  • Olio essenziale

PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI

Le principali proprietà benefiche della Erica sono:

  • Diuretica (favorisce l’eliminazione di acido urico, acido ossalico e urea)
  • Astringente
  • Antisettica/Antibatterica delle vie urinarie
  • Sudorifera
  • Antinfiammatoria

FORME IN CUI SI UTILIZZA

Ecco alcuni utilizzi, quando assumerlo e la posologia.

  • Decotto: mettere un cucchiaio di fiori secchi in una tazza di acqua bollente e lasciare in decozione per almeno 10 minuti. Filtrare e bere 3-6 tazze al giorno.
  • Tintura madre di Erica (Soluzione Idroalcolica): 30-40 gocce 1-3 volte al giorno, sciolte in acqua.

RIMEDIO NATURALE PER:

A cosa serve? Utile come rimedio naturale in caso di:

  • Cistite
  • Uretrite
  • Diarrea
  • Gotta (iperuricemia)
  • Renella

CONTROINDICAZIONI: Non sono segnalati, in letteratura, effetti tossici alle dosi terapeutiche. Evitare in caso di sensibilità soggettiva alla pianta. Possibili effetti collaterali (dolore allo stomaco) sono dovuti ai tannini contenuti. Evitare l’assunzione in contemporanea con la Vitamina C e farmaci che rendono acide le urine (in quanto perde la sua attività antibatterica). Evitare l’uso in gravidanza e allattamento.

Fonte @erbecedario.it

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Gingko, Ginkbo biloba L.

Ginepro: arbusto o alberello alto fino a 5 metri con fusto ramificato ed irregolare.
Foglie: aghiformi, appuntite e dalla consistenza rigida, sono di colore verde-grigiastro.
Fiori: la fioritura avviene in primavera, ma i fiori sono piccoli e poco appariscenti.
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Una pianta officinale è un organismo vegetale usato nelle officine farmaceutiche o erboristiche per la produzione di specialità medicinali.

Sono considerate piante officinali piante medicinali, aromatiche e da profumo inserite negli elenchi specifici e nelle farmacopee dei singoli paesi. Il numero e il tipo di piante officinali varia da paese a paese a seconda delle tradizioni. Il più comune utilizzo di piante officinali è quello di correttori del gusto: molti farmaci o preparati farmaceutici hanno originariamente un gusto sgradevole, che quindi viene “corretto” con l’aggiunta di sostanze di origine vegetale.

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