
Ingredienti per 4 persone:
- 500g Trilli di Vallesaccarda Leonessa
- ½ Coniglio
- 1 Carota
- 1 Cipolla
- 1 stecca di Sedano
- 1 spicchio d’Aglio
- 10g Funghi porcini
- 3-4 Pomodorini del piennolo
- 1 bicchiere Vino bianco
- 10cl Panna
- 100g di Pioppini puliti
- Tartufo nero
- 10 cl Olio d’Oliva
- Sale fino e pepe q.b.
- stravecchio di Bruna Alpina (sostituibile con un buon Grana )
- Rosmarino
- Finocchietto.

Preparazione
Taglio il coniglio in 4 o 5 pezzi e lo marino con sale, pepe ed olio per 20 minuti. In un tegame largo rosolo lentamente, con il rosmarino e il finocchietto, i pomodorini tagliati e i porcini secchi idratati con acqua calda, incorporo il vino bianco che faccio evaporare e verso del brodo vegetale, lasciando cucinare il tutto lentamente per circa un’ora.
Filtro l’intingolo di cottura e spolpo il coniglio. A parte pulisco 1 spicchio d’aglio, a cui ho tolto il germe interno, e lo faccio bollire nel latte per almeno sette volte. Nel frattempo faccio bollire la panna e vi frullo dentro l’aglio che avrà perso la sua usuale forza. In una padella rosolo i pioppini con un filo d’olio e un finissimo trito di rosmarino, vi incorporo l’intingolo di coniglio e la polpa lasciando al caldo. In acqua abbondante e salata cucino i trilli, li scolo al dente e li manteco con la salsa ottenuta e un po’ di formaggio.
Dispongo sui piatti la pasta, affetto un po’ di tartufo, profumo con le erbe e i fiori aromatici, unisco qualche goccia di salsa all’aglio ed infine grattugio dello stravecchio prima di servire. Abbinamento: Siamo in autunno inoltrato, i piatti hanno un’altra struttura, sono più decisi, più grassi e persistenti. In questa preparazione la parte del leone la fa il tartufo, con l’aromaticità che invade subito le mucose olfattive, seguito dai pioppini e dal formaggio stravecchio. Il vino dovrà avere la struttura sufficiente ad esaltare ed equilibrare al tempo stesso il piatto, dove la carne del coniglio è quasi subordinata al resto degli ingredienti, Aglianico del Taburno riserva.

Pomodori secchi al sole PAT Puglia
Colore rosso più o meno intenso, sapore tipico leggermente acidulo. Il pomodoro fresco dopo il lavaggio, cernita e calibrazione, viene tagliato a mano longitudinalmente, salato e lasciato essiccare al sole fino a un contenuto di umidità del 30-35%. In seguito il prodotto viene bagnato in aceto puro di vino per pochi secondi, poi è asciugato…

Rustico leccese PAT
Tipico prodotto da forno, circolare del diametro 10-13cm, costituito da pasta sfoglia con ripieno di besciamella, mozzarella fior di latte e polpa di pomodoro.

Ravioli con ricotta PAT
Prodotto con forma rotondeggiante di circa 5 cm di diametro, ripieno con impasto di ricotta di pecora, prezzemolo, formaggio e pepe, di colore giallo dorato. Impasto della semola di grano duro con acqua e uova (circa 200 g di uova/Kg di semola). Taglio e formazione dei ravioli, ripieno di ricotta di pecora, prezzemolo, formaggio e…