Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
Territorio di produzione: Comune di Cesena.
Descrizione sintetica del prodotto
E’ una varietà di ciliegia molto produttiva e di vigoria medio – elevata a portamento espanso. I frutti sono di forma medio – grossa, cordiforme; il colore è rosso nerastro, la loro consistenza è molto soda mentre la polpa è rossa e succosa, molto gradevole il sapore. Il periodo di maturazione avviene intorno alla seconda decade di giugno.
Un po’ di storia
Come risulta dall’indagine del CNR sulle cultivar di ciliegio diffuse in Italia (Baldini E. 1973), in provincia di Forlì la cerasicoltura vanta antiche tradizioni comprovate dalla individuazione e caratterizzazione delle 7 cultivar documentate.
Come si fa
La pianta generalmente è allevata a vaso; la potatura viene fatta al verde con interventi limitati al massimo. La raccolta è manuale, il confezionamento è manuale in platò o cestini che vengono immediatamente messi al consumo sui mercati zonali o attraverso mercati ortofrutticoli. I frutti molto raramente vengono frigoconservati, data la estrema deperibilità, in caso di necessità sono conservati al massimo per pochi giorni.
Farro, Triticum dicoccum PAT Emilia Romagna
Pianta resistente e rustica, ha spiga compatta con lemmi aristati e due file di spighette unite al rachide. L’altezza della pianta è mediamente 130 cm. La cariosside ha una dimensione simile a quella di un chicco di grano, forma ovoidale, a frattura bianca farinosa e rivestita da glume e glumelle che, essendo aderenti, rendono necessaria…
Ribiola della Bettola PAT Emilia Romagna
Il Cardinale Albertini divenuto Ministro del re di Spagna, si serviva della buona tavola per scopi politici. Partivano dai ducati di Parma e Piacenza gli ingredienti più adatti per queste colazioni di lavoro. Dalle lettere del Cardinale Alberoni: “- non mancate di inviare alcune Robiole chiamate da sua Maestà “della Bettola”.
Tasto (tast) PAT
Tasto o “tast” La materia prima è costituita dalla pancetta di vitello che viene lavorata e farcita per ottenere un prodotto che, per il consumo, viene cotto.
Lonzino PAT Emilia Romagna
Tagliato e rifilato a mano, il lonzino dell’Emilia Romagna viene posto sotto sale e aromatizzato eventualmente con il pepe per uno o due giorni. Alla fine di tale periodo il prodotto viene lavato con vino rosso ed insaccato nel budello di maiale o bovino (fresco o essiccato). Esternamente viene fissato con canne tagliate in quarti…
Spinaci alla romagnola PAT Emilia Romagna
Spinaci, soffritto, uva secca (passa). Lessateli solo con l’acqua che contengono e dopo averli scolati metteteli in un soffritto di olio, aglio, prezzemolo, sale e pepe, lasciandoli interi, regolate di sale e pepe, aggiungete l’uva passa, spolverizzate con poco zucchero, mescolate più volte con un cucchiaio di legno e terminate la cottura. Serviteli caldi, come contorno a piatti…
Bracciatello PAT Emilia Romagna
Si tratta di un composto dolce realizzato con farina, uova, strutto e lievito madre (oggi lievito di birra). Sulla spianatoia, alla fontana di farina si uniscono il lievito sbriciolato, le uova intere, lo strutto ed un pizzico di sale. Ottenuto un impasto omogeneo ed elastico lo si lascia riposare e lievitare per un paio, d’ore…