Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
Territorio di produzione: Comune di Cesena.
Descrizione sintetica del prodotto
E’ una varietà di ciliegia molto produttiva e di vigoria medio – elevata a portamento espanso. I frutti sono di forma medio – grossa, cordiforme; il colore è rosso nerastro, la loro consistenza è molto soda mentre la polpa è rossa e succosa, molto gradevole il sapore. Il periodo di maturazione avviene intorno alla seconda decade di giugno.
Un po’ di storia
Come risulta dall’indagine del CNR sulle cultivar di ciliegio diffuse in Italia (Baldini E. 1973), in provincia di Forlì la cerasicoltura vanta antiche tradizioni comprovate dalla individuazione e caratterizzazione delle 7 cultivar documentate.
Come si fa
La pianta generalmente è allevata a vaso; la potatura viene fatta al verde con interventi limitati al massimo. La raccolta è manuale, il confezionamento è manuale in platò o cestini che vengono immediatamente messi al consumo sui mercati zonali o attraverso mercati ortofrutticoli. I frutti molto raramente vengono frigoconservati, data la estrema deperibilità, in caso di necessità sono conservati al massimo per pochi giorni.
Antiche varietà di nocciola piacentina: Tonda piacentina, nisola dmestiga PAT Emilia Romagna
La cultuivar nota in origine anche come “Tonda della Val Tidone” sembra originaria di quelle zone dalla quale si è diffusa negli ultimi cento anni. Qualche cespuglio particolarmente vecchio è visibile nelle vallate Tidone e Luretta.
Piadina della Madonna del Fuoco PAT Emilia Romagna
Tipica in occasione della ricorrenza religiosa della Madonna del Fuoco – 4 febbraio – che è anche patrona di Forlì. Per devozione, la vigilia della solennità si digiunava. L’usanza è viva e vitale. Nei deschi dei vecchi tempi a mezzogiorno non c’era che la piadina zuccherata.
Liquore zabaglione all’uovo PAT Emilia Romagna
La leggenda vuole che Giovanni Baglioni, detto Zvàn Bajòun, nel ‘500 per caso, e necessità a seguito di una razzia, creò, con i prodotti a lui in possesso, una mescolanza, una crema spumosa, uno zibaldone (uova, zucchero, vino) che prese il nome di zambajoun, quindi zabajone. Nel febbraio 1961 viene rilasciato il brevetto per Marchio d’impresa n. 156118 alla…
Miacetto PAT Emilia Romagna
Il miacetto è il tipico dolce della vigilia di Natale che si prepara solo a Cattolica, confezionato rigorosamente con ingredienti che non “rompono” l’astinenza richiesta dalla Chiesa nei tempi quaresimali, con tutta probabilità è da collegarsi al migliacito termine del gergo culinario veneziano usato ad indicare dolci realizzati con l’aggiunta di farine “leganti” (rumgiolèn, crusca, miglio brillato…
Imbalsadura, minestra in brodo con piselli, pancetta e pomodoro PAT Emilia Romagna
Minestra a base di piselli, legumi, pomodoro, aglio, prezzemolo, pancetta, sale, pepe, brodo di manzo e parmigiano reggiano. Preparare una “pisteda” di cipolla, pancetta, sale e pepe. Fare rosolare indi aggiungere i piselli e fagioli freschi sgusciati. Aggiungere un po’ di burro e 2-3 cucchiaiate di pomodoro fresco o di conserva fatta in casa, ricoprire con…
Sbricciolina o sbrisulina PAT Emilia Romagna
Farina bianca, farina gialla, burro, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, scorza di limone, sale, vino bianco secco. Disporre la farina bianca e gialla, lo zucchero, sulla spianatoia, aggiungere il burro, lo strutto, le uova e la buccia di limone bagnando a poco a poco col vino bianco. Lavorare la pasta, spianarla e metterla in una teglia…