
Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania
E’ antica tradizione che il 13 dicembre, giorno della festa di Santa Lucia, protettrice di Avellino, in tutto il territorio della provincia, i fedeli le offrissero in voto un piatto di “Cicci”, parola dialettale che indica i legumi, preparati secondo una ricetta ideata in onore della Santa, quella che, infatti, si chiama dei “Cicci di Santa Lucia”.

Si tratta di una zuppa mista di cereali e legumi prodotti localmente, condita con un aglio e peperoni: la tradizione secolare vuole che il mais bianco, il grano tenero, i ceci, i fagioli e le lenticchie vengano messi in ammollo per circa 12 ore, per poi essere bolliti insieme fino a che non abbiano assorbito tutta l’acqua. Infine, si uniscono ad un soffritto di peperoni tondi sottaceto, conserva tipicamente locale, conditi con aglio. Il piatto, dal sapore robusto e invernale è oggi preparato abitualmente durante il periodo più freddo dell’anno.
Territorio interessato alla produzione
Avellino e provincia

Cipolla di Vatolla PAT Campania
Il nome deriva da Vatolla, frazione del comune di Perdifumo (SA). Il territorio di produzione coincide con quello di Perdifumo e dei comuni viciniori.

Bebè di Sorrento PAT
Il bebè di Sorrento prende il nome dalla sua forma, che ricorda un neonato in fasce ed è un gustoso formaggio di latte vaccino a pasta semi-cotta e filata, di colore molto chiaro

Prosciutto di Venticano PAT Campania
Una delle principali tradizioni contadine delle campagne irpine è stata da sempre quella dell’allevamento del maiale; a questa si univa storicamente la facilità di reperimento di una importantissima materia prima quale il sale, grazie alla posizione di Venticano, snodo fondamentale della cd “Via del Sale” che ripercorreva l’antica Via Appia fra Napoli e le saline…